Spadolini: si procede a stento c'è poco accordo nel governo

Spadolini: si procede a stento c'è poco accordo nel governo Il presidente del Consiglio rafforza in Senato il monito agli alleati Spadolini: si procede a stento c'è poco accordo nel governo ROMA — 'L'esecutivo non abdica a nessuno dei suoi doveri e delle sue responsabilità, nella fase del confronto fra i partiti preannunciato da mesi e solo ora agli inizi». Piccalo per le riserve da parte democristiana e liberale sul suo discorso alla Camera, Spadolini ha voluto replicare ieri parlando al Senato. Il governo •farà il suo dovere fino in /on do», ha detto il presidente del Consiglio, «ma un minimo comune denominatore tra le forze della coalizione si impone. Senza tale comune denominatore non potremo fare nessun vero passo avanti in una strada che implica lo sforzo e l'impegno di tutti, e non solo del governo, ma anche dell'opposizione». Un «comune denominatore» tra i cinque partiti che appoggiano il governo pare proprio che non ci sia, secondo quanto traspare dalle parole del presidente del Consiglio. La «verifica» di cui tanto si parla da lungo tempo dovrebbe servire a trovare l'accordo. Dopo 11 discorso alla Carne ra, Spadolini era stato criticato, soprattutto dalle opposizioni, per non aver detto quasi nulla sul Banco Ambrosiano e sulla morte misteriosa di Calvi. Ieri, ai senatori, è arrivata una più ampia precisazione sulla posizione del governo. •L'inquietante vicenda bancaria di questi giorni che Ita al centro il'Banco Ambrosiano — ha detto Spadolini — ha dimostrato, per un verso, come i meccanismi di intervento predisposti dalla legge bancaria siano risultati idonei a fronteggiare efficacemente le conseguenze della crisi insorta e a rassicurare i depositanti all'interno e all'è stero, ma ha rivelato, per altro verso, come la disciplina del credito abbisogni di perfezio namenll atti a potenziare gli effetti preventivi». •L'individuazione di trame occulte e di collegamenti in quinanti — ha affermato 11 presidente del Consiglio — rafforza la necessità istituzionale di conferire ai poteri pubblici effettiva autorità di conoscenza dei dati, di acquisizione di elementi, di perse-, cuzione di responsabilità. Non è possibile che il potere esecutivo sia disarmato, o quasi, di fronte ad intrecci cosi pericolosi e allarmanti: Per il resto. Spadolini ha ripetuto quanto già detto alla Camera, precisando che più lontano di tanto non poteva muoversi a causa delle divergenze tra i suol alleati. «Ho detto che si impongono mlsu re urgenti. Ma misure urgenti non possono prescindere da una prospettiva di largo respi ro, che non si raggiunge se non si realizza un migliore clima politico tra i partiti della coalizione». Il presidente del Consiglio ha chiesto anche la collabora zlone del Parlamento, perché •c'è tutta una serie di adempì menti cui. a differenza del passalo, il governo non può provvedere da sé». Questo governo, ha voluto Infine ricordare Spadolini ai segretari dei partiti suoi alleati, è nato •da una libera alleanza di partiti, contro ogni illusoria formula tecnocratica». Una frecciata contro il sen. Visentini, presidente del prl e sostenitore del governo dei tecnici, quasi un avvertimento al partiti. Il dibattito si è poi svolto senza sorprese rispetto alla Camera dove, secondo il deputato democristiano Vito Scalla, si erano ripetuti «ri tuali ormai logori e del tutto inadatti» perché hanno parlato solamente 1 capigruppo, Di quel dibattito «l'aspetto più significativo è stalo l'ingiustificato rilievo dato all'as senza di De Mita e Ctaxi», concludeva Scalia. Rilievo che anche 11 segretario socialista ritiene ingiustificato •Non c'è alcun significato politico nella mia assenza — ha detto ieri Craxi —, le illazioni sono del tutto gratuite. Mer coledì mattina non ero al mare, ma ero qui impegnato in una riunione già programma ta, e avevo già letto la relazio ne del presidente del Consi glio che mi era arrivata di mattina». a. rap,

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