«Computergate» per Tokyo? di Vittorio Zucconi

«Computergate» per Tokyo? «Computergate» per Tokyo? (Segue dalla l'pagina) tendo la legittimità dell'affare. «E' possibile che l'Fbi, con tutto quel che ha da fare, decida di sua Iniziativa di organizzare una trappola costosa, complessa, solo nella speranza di Incastrare i corrispondenti della Hitachi e della Mitsubishi a San Francisco?», st. chiedeva un giornale di Tokyo. «Ed è un modo accettabile di agire, questo di istigare al reato, sperando che la vittima ci cada?». Ministeri, aziende, partiti, ieri un turbine di conferenze stampa si è abbattuto su Tokyo, per spiegare, difendere, attaccare. Molti hanno letto e citato un articolo apparso giovedì sul New York Times in cui esperti americani ammettono clic il «furto di segreti industriali non è un'abitùdine dei giapponesi». «Ricordiamoci ohe non sono mica i sovietici o i bulgari che devono rubare 1 pezzi per cercare di aggirare 1 divieti all'esportazione di tecnologia. Se i giap ponesl vogliono sapere come è fatto l'ultimo computer della Ibm — notava l'articolo — basta che lo acquistino». Ho ricordato al quotidiano di New York John Sliea, un osservatore specializzalo in industria giapponese: «Lo sanno tutti che sono i maestri del "reverse engineering", dello smontare un prodotto per scoprire come è stato fatto e poi riprodurlo», ha aggiunto. Ma allora perché la Hitachi e la Mitsubishi hanno pagato centinaia di milioni per comprare le informazioni sulle novità »Ibm» dai finti consulenti californiani, in realtà •G-men»? Ansia di bruciare i tempi concorrenziali prendendo la scorciatoia? Intraprendenza e ambizione eccessive dei 18 funzionari giapponesi in California, certo più zelanti che furbi? Come in tutti gli scandali, anche questa computergate nippo-amerJcana o//re più domande che risposte. Ma di un datosi può essere già certi: sarà meglio per il futuro dei rapporti Tokyo-Washington che l'Fbi presenti ai giudici prove davvero convincenti contro la Hitachi e la Mitsubishi. Un insulto a vuoto contro le nuove divinità dell'impero industriale giapponese non sarebbe presto dimenticato da un.\ popolo che ha sostituito al • tenno», sull'altare del nazionalismo, l'orgoglio della propria forza industriale. Vittorio Zucconi

Persone citate: John Sliea

Luoghi citati: California, New York, San Francisco, Tokyo, Washington