Ora la Polonia sogna la finale

Ora la Polonia sogna la finale Ora la Polonia sogna la finale LA CORUNA — Con tutti gli elogi per il comportamento degli outsiders, è passato sotto silenzio o quasi in Spagna l'incredibile exploit della Polonia, passata dalle deludenti prestazioni contro Italia e Camerun alla goleada ai danni del Perù. Una sorta di esplosione della forza offensiva della squadra, che è radicalmente cambiata per due motivi principali, o collegati: l'impiego di Zbignlew Bonlek in posizione più avanzata, da punta vera anche se il giocatore non ha tutte le qualità di un centravanti, e l'inserimento al suo posto a centrocampo di un atleta dinamico e continuo come Kupcewlcz, 27 anni a dicembre (se qualcuno vuol prenotarlo.») punto di forza deil'Arka Gdynia, un elemento che ha dato al reparto quella solidità che Bonlek (giocando solo a strappi) aveva incrinato nelle sue precedenti partite. Diciamo per inciso che il Mundial sta aumentando il lavoro che Trapattonl dovrà svolgere a Villar Perosa (Platini prima attaccante poi centrocampista, Boniek che segue la via opposta, Rossi che fatica a ritrovarsi) ma per quanto riguarda i due nuovi stranieri il problema è solo di abbondanza di qualità. Il polacco, che non è In forma piena, se non è In grado di reggere 11 ritmo da centrocampista ha avuto però modo, in avanti, di rifiatare fra uno scatto e l'altro e di seminare il panico nella difesa peruviana, troppo mal protetta dal centrocampo per poter fronteggiare la situazione da sola, malgrado la bravura del terzini Duarte ed Olaochea, del Ubero Diaz, giocatori di primissimo plano che ogni squadra vorrebbe avere. La Polonia, ottima nel gioco, è stata eccezionale sul plano del carattere. «Volevamo dimostrare, che siamo polacchi-.» ha detto Boniek stringendo i pugni, a fine partita. Non era facile continuare a premere, ad avere fiducia, dopo un primo tempo in cui fra gol annullato, traversa (tutto di Boniek) e occasioni fallite la squadra poteva e doveva andare in rotondo vantaggio. La costanza è stata premiata nella ripresa, dopo tanto soffrire la porta di Quiroga si è spalancata, quasi come nel '78 di fronte all'Argentina. Sull'onda dell'euforia per la vistosa vittoria, il et. polacco Plechnichzek ha detto: «Adesso non abbiamo più problemi, giocando cosi possiamo arrivare alla finale». Boniek, più modesto: «Siamo andati bene, ma del resto qualcuno» doveva pur andar fuori. E* toccato a loro...». Zmuda, pilota della difesa, ammette: «E' stata una giornata in cui tutti i tasselli della squadra hanno funzionato, anche quelli fuori posto come Zbignlew. Non illudiamoci che sia facile ripetere un match del genere». Zmuda ha ragione, per segnare quattro gol In poco più di dieci minuti In un campionato del mondo tutto deve girare per 11 giusto verso. Resta il fatto Inoppugnabile che la Polonia ha sempre attaccato, prima in massa e poi di risposta. Si dira, non aveva altra scelta, 11 pareggio non le serviva, Il Perù era In vantaggio nella differenza reti. Ma senza il supporto del gioco il traguardo non era raggiungibile e se i polacchi si ripeteranno sul rendimento dell'ultimo match di La Coruna, potranno prendersi altre soddisfazioni. b.p. n

Persone citate: Boniek, Diaz, Duarte, Quiroga, Rossi