Bloccato alla frontiera di Tarvisio l'uomo che accompagnò il banchiere in Austria di Giuliano Marchesini

Bloccato alla frontiera di Tarvisio l'uomo che accompagnò il banchiere in Austria Il contrabbandiere Silvano Vittor dopo un primo interrogatorio è stato trasferito a Roma Bloccato alla frontiera di Tarvisio l'uomo che accompagnò il banchiere in Austria Sembra certo che si sia costituito - Potrà far luce sui contatti avuti da Calvi a Trieste e durante il soggiorno nella villa di Klagenfurt prima del drammatico viaggio a Londra - L'amicizia con Pellicani, segretario di Carboni DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE TRIESTE — Silvano Vittor, il contrabbandiere che avrebbe accompagnato Roberto Calvi nella tragica fuga è stato arrestato ieri mattina verso le 10 alla frontiera di Tarvisio. Da questo personaggio ci si aspetta ora un lungo racconto, la ricostruzione di un viaggio inquieto e le giornate trascorse in Austria dal presidente dell'Ambrosiano. Vittor, alla guida di un'auto, stava-rlmpatriando. E" stato bloccato dai carabinieri di Trieste: era destinatario di un ordine di cattura emesso dalla magistratura romana: sapeva di essere ricercato e presentandosi al vàlico di confine è come se si fosse costituito. Dopo un interrogatorio, durato circa tre ore, da parte del giudici triestini Coassln e Origani, è stato trasferito sotto scorta a Roma e messo a disposizione del sostituto procuratore Domenico Sica. Sul tavolo di Sergio Petrosino, dirigente la squadra mobile di Trieste, c'è un grosso fascicolo intestato a Silvano Vlttcr. Chi è quest'uomo, entrato in una delle più clamorose vicende degli ultimi tempi? Trentotto anni, nativo di Umago d'Istria, Vittor risiede a Trieste in via dei Vigneti. -Ufficialmente non faceva niente — dice Petrosino —, nel senso che non aveva una professione riconosciuta». Il capo della «mobile» ricorda che di tanto in tanto il personaggio si Interessava di qualche progetto piuttosto ambizioso: 'Mi pare che una volta sia andato in Africa, dove dovrebbe aver cercato di avviare un commercio del pesce». Ma in pratica, confermano alla polizia triestina. Silvano Vittor era dedito al contrabbando. L'ultima volta è finito in carcere il 26 maggio dello scorso anno: lo avevano bloc¬ cato a bordo di un motoscafo d'altura con un carico di sigarette. E' uscito di prigione circa due mesi dopo, e non si sa quale sia stata la sua attività prevalente in quest'ultimo periodo. Di certo, dicono in questura, non si dedicava soltanto alle sigarette: gli investigatori sono convinti che avesse una parte in un traffico di caffè di contrabbando, diretto verso la Jugoslavia e si occupasse anche di jeans, elettrodomestici, pezzi di ricambio per auto. Quest'uomo aveva, insomma, una quantità di «interessi». Alto, magro, i modi piuttosto garbati, Silvano Vittor conduceva «vita brillante» Gli piacevano rapito le macchine sportive, velocissime. E spesso, raccontano, si imbarcava in qualche avventura sentimentale. 'Proprio per una storia di donne — osserva il dirigente della squadra mobile — si sarebbe infilato nella' vicenda di Calvi». Infatti, in quella villa di Klagenfurt dove 11 banchiere dovrebbe aver passato i giorni precedenti 11 volo verso la tragedia di Londra, Vittor ed Emilio Pellicani (segretario dell'imprenditore Carboni amico di Calvi) avevano dei legami: due sorelle, diventate loro compagne. Cosi Silvano Vittor si sarebbe trovato dentro 11 dram matico afiare Calvi. Pareo chia gente, qui a Trieste, ha confermato agli investigatori che 11 contrabbandiere andava ripetendo di essere «in amicizia» con una persona molto importante., «c/ie viaggia su un aereo privato». Può darsi che alludesse all'ini prenditore Flavio Carboni. Forse, però, Vittor non conosceva Roberto Calvi, e nem¬ meno sapeva di quale rilievo fosse 11 personaggio che avrebbe trasportato verso la frontiera. 'Probabilmente — dice Petrosino — è andata così: quando il banchiere ha chiesto aiuto a Carboni, si è pensato a questo Vittor, esperto delle eone di confine. Non sappiamo, per ora, se il contrabbandiere abbia ricevuto un compenso per quella prestazione. Non escludo che lo abbia fatto per un puro e semplice favore da rendere a uno che considerava amico. E non slamo in grado di dire se sapesse chi era l'uomo che avrebbe accompagna to. E' anche possibile che gli abbiano affidato il presidente dell'Ambrosiano senea nemmeno fare le presentazioni: prendi in consegna questo signore e portalo in Austria». Sabato 12, Roberto Calvi era a Trieste: qualcuno dice di averlo notato nella hall di un albergo, altri affermano di averlo visto in piazza Unità d'Italia. Che cosa abbia fatto il banchiere durante quella giornata, forse lo saprà raccontare Silvano Vittor. Il capo della squadra mobile triestina, intanto, ritiene che il banchiere e il suo accompagnatore siano entrati direttamente in territorio austriaco, senza passare prima per la Jugoslavia: 'Sarebbe stata una tappa alquanto pericolosa». Domenica 13, secondo quanto è stato accertato, 11 contrabbandiere ha telefonato ad un amico triestino: « Vado in Austria, a trovare la mia ragazza». Poi lui e Calvi sono spariti. Durante una perquisizione nell'appartamento di Silvano Vittor, i funzionari della que stura hanno trovato un'agenda che contiene alcuni nume ri telefonici, tra 1 quali quello dell'abitazione di Emilio Pelli cani. Gli inquirenti hanno anche sequestrato una fotogra f la, scattata nella villa di Kla genfurt, in cui il contrabban diere è in posa davanti a tre auto, tra le quali una Ferrari; una di queste vetture è targata Palermo. Nella tenebrosa vicenda di Roberto Calvi entra un altro personaggio. E' un commercialista di Pordenone, Aldo Romanet, condannato al processo per lo scandalo del Va jont, il quale sarebbe stato l'ultimo ad aver visto il ban chlere a Trieste. Ma Romanet non s'è ancora potuto sentire. Il commercialista friulano era convocato per ieri mattina nell'ufficio del sostituto procuratore della Repubblica Claudio Coassin. E* giunta, Invece, una sua telefonata «Spiacente, per ora non posso venire. Mi faro vivo la prossima settimana». Giuliano Marchesini