C'era qualcuno ad aspettare Calvi all'aeroporto londinese di Gatwick di Mario Ciriello

C'era qualcuno ad aspettare Calvi all'aeroporto londinese di Gatwick LE INDAGINI IN ITALIA E ALL'ESTERO PORTANO ALLA LUCE NUOVI PARTICOLARI C'era qualcuno ad aspettare Calvi all'aeroporto londinese di Gatwick Un amico o una persona incaricata di «prelevarlo»? - Forse era soltanto un autista ingaggiato per telefono, ma allora non si spiega perché tace - Si cercano anche i due uomini (uno era certamente il pilota) giuriti in aereo col banchiere in Inghilterra DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — La salma di 'Roberto Calvi non può ancora essere consegnata alla famiglia, non può lasciare quest'isola. Era prevedibile. Come ha spiegato ieri 11 Coroner ai due fratelli del banchiere: «J arti sorry, ma dobbiamo attendere l'esito di ulteriori indagini». Per gli Investigatori della City e di Scotland Yard, il viaggio nella misteriosa vicenda è soltanto alle prime tappe. Anche ammesso che Calvi si sia veramente suicidato, cosa ha fatto, dove è stato, chi ha visto tra il suo presunto arrivo mercoledì in questa capitale e la sua morte nelle primissime ore di venerdì? E come convertire la probabilità di un suicidio in una certezza? Il fatto nuovo, benché già segnalato martedì sera, è lo sbarco a Londra di Roberto Calvi ad un'ora imprecisata di mercoledì pomeriggio. La City of London Police conferma In parte e con cautela: solo oggi o domani, forse, ci sarà una dichiarazione ufficiale. I! fuggiasco è giunto con un aereo privato, che è atterrato a Gatwick, il secondo aeroporto della metropoli, un aereo sul quale vi erano altri due uomini. Uno era il pilota, sull'altro mancano informazioni, ma era probabilmente il secondo pilota. Ieri sera, le autorità non avevano ancora segnalato la provenienza del velivolo. Klagenfurt, ove Calvi pare fosse domenica? La Svizzera o un aeroporto francese? Voci, alle quali non si riesce però a dare corpo, aggiungono che «qualcuno» attendeva Calvi a Gatwick. Un nuovo personaggio comparirebbe cosi in questo giallo internazionale, un personaggio misterioso, senza volto e senza nome, ma il cui ruolo potrebbe essere vitale. Se questo uomq'esiste veramente, ed era soliànto un amico, senza torbidi legami o torbidi propositi, perché non si è fatto vivo, perché è svanito nell'ombra? Come è naturale, le fantasie corrono, tuttavia la prudenza è, in questo caso, saggia con sigliera. La voce potrebbe es sere infondata o il «signor X» potrebbe essere soltanto un autista, ingaggiato per telefo no. Ma perché allora tace e si nasconde? Comunque, aleggia sempre la domanda: perché Calvi è venuto in Inghilterra, un Paese con 11 quale non aveva vincoli particolari? C'è una possibilità: che prima di disertare la vita e cercare scampo e pace nell'acrobatico suicidio sulla forca di Blackf riars, pensasse di riparare in quest'isola per valersi delle sue leggi sull'estradizione. Forse, Calvi ricordava che, negli ultimi anni, numerose richieste italiane di estradizione erano naufragate perché il magistrato inglese aveva giudicato insufficienti, o addirittura assenti, le prove dei reati attribuiti ai presunti terroristi di destra e di sinistra. Purtroppo, tutte le ipotesi zampillano finora da un vertice di altre ipotesi, di voci contraddittorie e di ipersensazlonallsmo. Il cronista deve riferire tutto, senza dimenticare però la massima di un principe del «detectlves», Sherlock Holmes: »E'un errore fondamentale teorizeare prima di avere i dati: (Ci si può soltanto consolare con l'aforisma di Santayana: «Le teorie ci aiutano a sopportare la nostra ignoranza dei fatti»). Tutto è possibile e tutto è impossibile. Che Calvi sia stato allettato in Inghilterra per essere ucciso; che sicari di forze potenti e segrete abbiano ideato e attuato la macabra coreografia; o, più semplice¬ mente, che si sia impiccato perché spento e infranto. L'udienza di ieri alla Coroner's Court della City è durata pochi minuti. Il coroner, usualmente un avvocato o un medico, nominato dalle autorità comunali per indagare sulle «morti violente o innaturali», ha domandato ai due fratelli del banchiere se ne avessero riconosciuto la salma. Lorenzo Calvi, un urologo, e Leone Calvi, un ingegnere, hanno risposto si. Fine del rito. Si avrà un'altra e più vasta udienza, questa volta sulle cause del decesso, quando la polizia si sarà avvicinata o sarà giunta, alla soluzione dell'enigma. Mario Ciriello

Persone citate: Court, Leone Calvi, London, Police, Roberto Calvi, Santayana, Sherlock Holmes

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Londra, Svizzera