Bonn contesta l'embargo Usa di Tito Sansa

Bonn contesta l'embargo Usa Vuole indurre Reagan a revocarlo Bonn contesta l'embargo Usa . BONN — I politici tedeschi | sono «amareggiati» dalla decisione del presidente Ronald Reagan di inasprire le sanzioni economiche contro l'Unione Sovietica, vietando l'esportazione di alta tecnologia americana anche attraverso Paesi terzi Tale divieto, che colpisce industrie tedesche, francesi, britanniche e l'italiana «Nuovo Pignone», è stato definito dal ministro dell'Economia Otto Lambsdorff «un passo assai grave e senza precedenti: il cui fondamento giuridico è mdubbio* e la cui applicazione •incerta». In volo da Atene a Baghdad, Lambsdorff ha detto a un gruppo di giornalisti che due settimane dopo il vertice economico di Versailles, la decisione del presidente americano «mette in dubbio tutti i principi di politica commerciale» che in quell'occasione sono stati fissati, «rende incerta la spartizione internazionale del lavoro» e crea nuovi problemi al prossimo «round» del Oatt fissato per l'autunno. Un portavoce della società Aeg-Telefunken, che già si dibatte in gravi difficoltà, ha detto che l'embargo americano -annienta alcune migliaia di posti di lavoro in Germania». La Aeg-Telefunken avrebbe dovuto fornire 47 turbine a gas per un valore di 650 milioni di marchi (circa 360 miliardi di lire) per la costruenda «Pipeline» dalla Siberia all'Europa, i I tedeschi si dimostrano1 sorpresi per la decisione americana. Secondo indiscrezioni di buona fonte, la loro sorpresa sarebbe ingiustificate. Ronald Reagan, durante il colloquio con 11 cancelliere Helmut Schmidt nel pomeriggio del 9 giugno (alla vigilia del vertice della Nato a Bonn) avrebbe messo Schmidt sull'avviso. A un certo punto del dialogo sui problemi bilaterali, Reagan ha accennato alla •dipendenza energetica della Germania dall'Unione Sovietica» nel caso che il progetto del gasdotto dovesse venire realizzato. Schmidt, stupito (perché a Versailles del problema non si era parlato ed egli pensava che fosse stato accantonato), disse più tardi: •Oli altri possono dire quello che vogliono, noi rimaniamo fedeli al progetto». Ieri il portavoce Klaus Boelling ha espresso lo «sbigottimento* del governo tedesco, specificando che •misure di questo genere non sono adatte a raggiungere gli obiettivi politici che ci si prefigge» e ha annunciato che la Germania si consulterà con l'Italia, la Francia e la Gran Bretagna per Indurre Washin gton a revocare l'embargo, dopo avere esaminato lnsie me il fondamento giuridico sul quale esso si basa. Alla domanda di un giorna lista, se Bonn sarebbe disposte eventualmente a ricorrere a una Corte internazionale (come aveva accennato 11 mi- tpIrlncglascnpsdgdorff). Boelling ha risposto con l'Invito a non precipitare le cose perché «i prussiani non sparano cosi presto neppure a Bonn». Tito Sansa nistro dell'economia Lambs-J

Persone citate: Helmut Schmidt, Klaus Boelling, Reagan, Ronald Reagan, Schmidt