Pressioni americane sull'Inghilterra per un compromesso con Buenos Aires

Pressioni americane sull'Inghilterra per un compromesso con Buenos Aires Usa decisi a sospendere l'aiuto logistico se Londra sarà intransigente Pressioni americane sull'Inghilterra per un compromesso con Buenos Aires DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Il presidente Reagan ha deciso di esercitare pressioni sulla signora Thatcher, 'attraverso i canali diplomatici», affinché venga a un compromesso cqn l'Argentina sulle Falkland. Per 11 momento, continuerà però ad appoggiare pubblicamente l'Inghilterra. Solo se le pressioni falliranno, adotterà delle sanzioni, come la riduzione o la fine dell'assistenza logistica e militare data alla task force britannica durante 1 combattimenti. Reagan ha preso là decisione non solo perché ansioso di riportare la pace e la stabilità nell'Atlantico meridionale, ma anche perché ansioso di riprendere 1 rapporti con l'America Latina. La notizia è stata data da un giornalista del New York Times, Leslie Gelb, un ex funzionario del Dipartimento di Stato, con la precisazione che comunque il presidente Reagan lascerà alla signora Thatcher tutto il tempo necessario a elaborare una sua strategia di pace. Ma, ha scritto Gelb. .il capo di Stato americano ha fatto capire al premier britannico che cosa pensa, durante i loro incontri in Europa». Il giornalista ha anche citato un esponente del governo, di cui non fa il nome. 'L'Inghilterra non può pensare — ha detto questi — che l'aiuteremo a mantenere uno stato di guerra permanente — perché tale sarebbe — nella zona». La decisione del presidente Reagan sembra avere due im portanti retroscena. Il primo è quello del vani tentativi americani d'Indurre rìnghi! terra a non sferrare l'ultimo attacco a Stanley. Sembra che la signora Thatcher ab¬ bia interrotto il presidente ogni volta che veniva sollevata la questione. 'Negozieremo — gli avrebbe ripetuto — ma solo alle nostre condizioni, dopo la liberazione delle Falkland». Il secondo retroscena è quello dell'adesione del premier britannico prima e del suo rifiuto poi a un plano di pace del suo ministro degli Esteri Pym. In base a tale piano, a media scadenza la sovranità delle isole sarebbe passata all'Argentina, che le avrebbe però concesse in am- contare, gli Stati Uniti cerministrazione all'Inghilterra. Appare chiaro dall'articolo del New York Times che gli Stati Uniti a questo punto accetterebbero di partecipare a una qualsiasi soluzione provvisoria della crisi delle Falkland, solo se Londra accogliesse almeno parzialmente le istanze argentine. A Washington non si parla più di trasferimento di sovranità a Buenos Aires, ma di «compromesso» non meglio identificato. Se sapessero di poterci Pidt Ciliri Sidi cherebbero di esercitare pressioni anche sulla Oiunta perché s'Impegni a non attaccare più le isole, e firmi un trattato di pace. L'unica iniziativa americana nel prossimi giorni — in ogni caso — sarà quella di carattere umanitario per i soldati argentini prigionieri della task force. La superpotenza si prepara a fornire tende, coperte, medicinali e viveri, su richiesta inglese, per alleviare il dramma del giovani latino-americani.

Persone citate: Gelb, Leslie Gelb, Reagan, Thatcher