La gente della tranquilla Stanley racconta gli orrori della guerra

La gente della tranquilla Stanley racconta gli orrori della guerra La gente della tranquilla Stanley racconta gli orrori della guerra Irruzioni, saccheggi - Le reclute trattate come bestie dagli ufficiali argentini «Non distinguevano il calcio del fucile dalla canna» -1 bombardamenti notturni Questo servizio è stato scritto dall'inviato del Times al seguito delle truppe britanniche insieme con altri giornalisti inglesi. NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE PORT STANLEY — Gli abitanti della capitale delle Falkland hanno raccontato le loro dure dieci settimane sotto il regime militare argentino e l'impazienza con la quale fianno atteso il giorno in cui la Union Jack fosse tornata a sventolare sul palazzo del governo. Durante l'occupazione sono tessuti sotto un rigido coprifuoco di 16 ore, e la libertà di movimento fuori della capitale è stata notevolmente ridotta. Cittadini britannici sono stati trattenuti alle postazioni d'artiglieria per le strade e interrogati, molte case sono state saccheggiate dai soldati che ìianno fatto irruzioni improvvise, e una giovane recluta argentina è stata uccisa dai suoi stessi commilitoni. Il governatorato militare ha sequestrato i principali edifici pubblici per installarvi antenne, radar e altre apparecchiature di rilevamento. «Non vogliamo più vedere, sentir parlare, sentire l'odore di un argentino in questa colonia, neppure se turista» ha dichiarato il capo giardiniere del palazzo del governo, Eugene Williams, SI anni, riflettendo il senso di sollievo, diffuso tra gli abitanti stanchi della guerra, quando hanno saputo che le truppe inglesi avevano accerchiato Stanley. Mentre gli abitanti della capitale si accalcavano attorno alle radio per ascoltare l'annuncio del cessate-il-fuoco dato dalla Thatcher ai Comuni, il prete cattolico Daniel Spraggon affermava: «Questa è una grande ora per le isole Falkland, ringraziamo Dio che ci ha dato la Thatcher». Monsignor Spraggon mi ha mostrato 27 fori di proiettile che hanno crivellato la sua casa nascosta dietro la chiesa di legno dal tetto rosso sul lungomare. «Abbiamo dovuto subire queste cose — afferma —. Dopo 11 coprifuoco, sparavano a qualsiasi oggetto in movimento. Le giovani reclu¬ te venivano assegnate al turno di notte, non distinguevano la canna del fucile dal calcio. Mi ero appena coricato nella stanza più protetta dalle bombe quando i proiettili hanno trapassato il muro esterno, hanno attraversato il portico e sono finiti in salotto, dove 20 minuti prima ero seduto a leggere». Mi mostra un libretto intitolato «Teologia morale e pastorale» con un foro di pallottola proprio nel mezzo, e scherza: «L'hanno finito prima di me». Durante un bombardamento navale notturno da parte della flotta inglese una scheggia di shrapnel gli è

Persone citate: Daniel Spraggon, Eugene Williams, Thatcher

Luoghi citati: Falkland