Si è impiccato nel carcere di Saluzzo l'assassino dell'uomo delle bambole

Si è impiccato nel carcere di Saluzzo l'assassino dell'uomo delle bambole Giovanni Battista Prinzi era stato condannato il 9 giugno a 25 anni Si è impiccato nel carcere di Saluzzo l'assassino dell'uomo delle bambole Rientrato nella prigione delta Castiglia dopo il processo, aveva chiesto di essere messo in cella di isolamento perché non sopportava gli altri detenuti - S'è impiccato all'inferriata Giovanni Battista Prinzi, il giovane che il 9 giugno scorso fu condannato a 25 anni di carcere per 11 delitto del commerciante Bruno Russo, contitolare del bazar di bambole «Puppelde» di piazza Statuto, si è ucciso impiccandosi nel vecchio carcere della Castiglia a Saluzzo. Il suo corpo esanime è stato trovato dall'agente di guardia l'altra notte, poco dopo le 2. 81 era impiccato con una striscia del lenzuolo all'inferriata intema della cella. Subito dopo il processo, tornato a Saluzzo, aveva chiesto di essere messo in isolamento perché non sopportava la compagnia degli altri detenuti. Il complice di Prinzi. Vincenzo Ciappa, che. secondo l'accusa lo avrebbe alutato ad aggredire e lmmoblllzzare il commerciante Bruno Russo, la sera del 22 ottobre del '79, è stato condannato a 18 anni di reclusione. Giovanni Prinzi non ha retto allo stress del processo. Già durante la requisitoria del pubblico ministero Marabotto, che ha impietosamente ricostruito i movimenti del due complici quella sera, la brutale aggressione e la morte, avvenuta per strozzamento dopo una decina di lunghissimi minuti. Prinzi aveva datò segni visibili di insofferenza. Al momento della sentenza, quando 11 presidente Barbaro ha letto il verdetto, l'imputato è esploso in una sequela di imprecazioni mettendosi a battere platealmente le mani: .Questa è la vostra giustizia, bravi!», aveva detto. Chi aveva seguito il dibattimento, sentito i testimoni e vagliato le prove d'accusa, aveva avuto la sensazione che il Prinzi fosse arrivato impreparato psicologicamente al processo. Si è reso conto di che cosa era accusato soltanto quando il p.m. ha chiesto per lui 28 anni di carcere e gli sono completamente saltati 1 nervi quando la corte lo ha condannato a un quarto di secolo di carcere. 1/eplsodio che lo ha visto protagonista è uno dei più squallidi della cronaca nera torinese. Conosciuto il com¬ merciante Russo in una discoteca frequentata da omosessuali, il Prinzi aveva accettato un incontro particolare per la serata del 22 ottobre. Secondo quanto ha stabilito l'accusa egli aveva già progettato di rapinare 11 negoziante di piazza Statuto, facendo entrare in scena 11 complice Vincenzo Ciappa, ad un suo segnale, dalla finestra dell'appartamento di via Medail 42. Per una decina di minuti i coinquilini dello stabile .fecero finta di non sentire le grida d'aiuto del Russo prima fortissime, poi sempre più fievoli, mentre l'assassino lo aveva saldamente afferrato alla gola. * Un operalo della Sip, Remo Facilino, 49 anni, è stato arrestato perché sospettato di atti di libidine nel confronti di una bambina di 6 anni. L'episodio che ha provocato l'inchiesta del magistrato, risale al 26 maggio, quando l'operaio si è recato à riparare un impianto del telefono guasto,, in un alloggio di piazza Guala. In casa c'era una madre con la figlioletta di 6 anni. Occupata nelle faccende domestiche, la donna non ha badato al tecnico che è rimasto solo con.la bambina. Si è insospettita dòpo che l'uomo aveva lasciato l'alloggio, per un certo comportamento della bimba e interrogatala ha saputo delle attenzioni particolari che le erano state rivolte. Ha portato la piccola all'ospedale e i medici avrebbero riscontrato lievi abrasioni. Il sostituto procuratore Rizzo, che conduce le indagini sul caso, ha nominato ieri un perito d'ufficio e un consulente di parte, incaricato dai legali dell'operaio, avvocati Dal Fiume e Vigliani, per verificare l'entità delle lesioni. L'operaio, interrogato, ha negato qualsiasi responsabilità, affermando di aver giocato per qualche momento con là bambina senza provare per lei alcuna morbosa attenzione. Giovanni Battista Prinzi

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