Con il contratto poligrafici il via alle nuove tecnologie di Giuseppe Fedi

Con il contratto poligrafici il via alle nuove tecnologie L'ipotesi d'accordo firmata presso la Federazione Editori Con il contratto poligrafici il via alle nuove tecnologie Garanzie per l'occupazione - Orario ridotto di un'ora la settimana - Nuovi livelli di inquadramento e aumenti salariali - «Una tantum» di 600.000 lire ROMA — L'ipotesi d'accordo per U nuovo contratto nazionale di lavoro dei poligrafici è stata siglata ieri mattina, nella sede della Federazione editori, dopo un'ultima estenuante maratona durate tre giorni. •Volevamo che fosse, ed è stato, il contratto delle nuove tecnologie' — ha commentato il presidente della Fieg, Giovanni Giovannino L'intesa! con cui si chiude la prima vertenza di questa stagione contrattuale, dà il via alle innovazioni tecnologiche, tutela l'occupazione nel settore e prevede nuovi «livelli» di inquadramento con miglioramenti economici. Fra i punti qualificanti dell'accordo, in vigore dal primo gennaio di quest'anno al 31 dicembre 1984, vi è quello delle garanzie per l'occupazione in relazione all'utilizzo delle nuove tecnologie. Si parla di riqualificazione in sede aziendale e si dice che se rimanessero «esuberanze di personale» si ricorrerebbe, fra l'altro, all'eliminazione dello straor, dinario e ai meccanismi previsti dalla legge per l'editoria (prepensionamento). Altro strumento è la diminuzione dell'orario di lavoro: dal primo settembre di quest'anno, l'orario settimanale medio passerà da 36 a 35 ore. Nei casi in cui particolari situazioni lo richiedessero, per mantenere l'occupazione è previsto un numero di giorni di riposo settimanali (tre nel 1982 e set- te nel corso del prossimo anno e del 1984). Nel testo è poi detto che • l'organizzazione del ciclo produttivo del giornale conseguente alla adozione di più. avanzate tecnologie non deve, comunque, determinare impropria ridistribuzione di' mansioni con i giornalisti ai quali compete l'elaborazione concettuale dei testi e delle pubblicazioni. L'utilizzazione di sistemi editoriali (o di altri similari supporti tecnologici) deve, quindi, realizzarsi nel rispetto di tale principio. E'pertanto di competenza dei lavoratori poligrafici la realizzazione delle fasi produttive del giornale esclusa la ribattitura dei testi elaborati, con i terminali, da ciascun giornalista dipendente della azienda edi¬ trice'. E ancora: •L'adozione di nuovi sistemi, con l'utilizzazione dei terminali da parte dei giornalisti, deve essere preceduta da una fase di sperimentazione e, comunque, non potrà concretamente realizzarsi prima del primo gennaio del prossimo anno: Quanto alla parte economica, si è proceduto ad una rldefinizione dei livelli di inquadramento, che sono passati da nove a dieci, e i minimi tabellari sono stati aumentati.' Per i lavoratori inquadrati nelle categorie 5, 6,7, 8, 9 e 10 l'aumento sarà del 50 per cento della cifra complessiva dal primo luglio '82; un ulteriore 25 per cento dal primo gennaio '83 e il restante 25 dal primo gennaio '84. Per 1 poligrafici inquadrati nei primi! quattro livelli gli aumenti verranno corrisposti.per un Importo di cinquantamila lire con decorrenza luglio '82, mentre la parte residua sarà corrisposta dal primo gennaio '83. Poiché il precedente contratto era scaduto U primo dicembre* scorso, a tutti i lavoratori, sènza distinzione di qualifica, verrà corrisposta una «una tantum» di selcentomlla lire, a totale copertura dal primo gennaio al 30 giugno di quest'anno. •Non è stato facile superare i timori del sindacato per questa diversa maniera di produrre'il giornale — ha detto il presidente della Fieg Giovannini —. Anche dopo un profondo studio di quanto è già avvenuto nelle aziende dei paesi plii progrediti,, abbiamo concentrato ogni sforzo per assicurare ilsindacato, garantendo il posto di lavoro a tutti gli attuali occupati nel settore. L'antico veto dei sindacati all'introduzione delle nuove tecnologie — ha aggiunto Giovanninl ■=! è caduto e i giornalisti potranno finalmente utilizzare il video-terminale. Ciò costituisce un fatto che non è esagerato considerare come una svolta storica nella editoria italiana'. • Ci auguriamo — ha concluso il presidente della Fieg — che un analogo risultato possa, quanto prima, essere raggiunto anche per l'altra vertenza, quella dei giornalisti. L'obiettivo non sembra oggi facile da raggiungere, soprattutto per la parte economica. Le richieste della Federstampa comportano un costo del lavoro pari a circa il doppio di quanto gli editori ritengono sopportabile dalle aziende». Secondo Giorgio Colzi, segretario generale dei poligrafici Cgil. -attraverso le norme di garanzia che abbiamo conquistato, t lavoratori potranno gestirehl processo nella salvaguardia dell'occupazione e attraverso una migliore organizzazione del lavoro indirizzata verso lo sviluppo delle aziende editoriali». «Sono personalmente soddisfatto dell'accordo — ha detto il segretario dei poligrafici Cisl. Botti —, dato che l'insieme della piattaforma è stato realizzato con un'alta percentuale di risultati, sia qualitativi, sia quantitativi». Per Giampietro, responsabile del poligrafici Uil, *il vero problema era e rimane quello che ogni processo di razionalizzazione non deve espellere manodopera. E con questo contratto si è salvaguardata l'occupazione». Giuseppe Fedi

Persone citate: Botti, Giorgio Colzi, Giovanni Giovannino, Giovannini

Luoghi citati: Roma