Delitto giudice Amato chiesto il processo per 8 terroristi neri

Delitto giudice Amato chiesto il processo per 8 terroristi neri Depositata la requisitoria del pm Delitto giudice Amato chiesto il processo per 8 terroristi neri BOLOGNA — Otto rinvìi a giudizio per l'assassinio del sostituto procuratore della Repubblica di Roma Mario Amato, sono stati chiesti all'ufficio istruzione del tribunale di Bologna dalla procura della Repubblica, che ha depositato gli atti realtivl all'inchiesta. Il dott. Mario Amato venne ucciso a Roma il 23 giugno 1980 dai terroristi «neri» dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari). Del crimine sono ritenuti colpevoli Gilberto Cavallina, Giorgio Vale (suicida 11 mese scorso). Valerlo «Giusva» Fioravanti, Francesca Mambro, Stefano Soderini. Luigi Cia vardinl. Pasquale Belsito e Paolo Signorelli. Nel dossier di 268 pagine compaiono an che i nomi, per i quali si è chiesto di procedere a titoli diversi, di Marco Mario Mas simi. Paolo Andriani, Antonio De Nardellis, Francesco Ca roleo Grimaldi, Costantino Cambi, Nicola Madia. Una notazione riguarda anche Giovanni De Matteo, ex procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma. Secondo l'accusa, l'omicidio sarebbe stato deciso onde impedire al dott. Amato «di proseguire l'attività di istruzione probatoria nei confronti dell'associazione sovversiva denominala Nar». Fioravanti avrebbe organizzato personalmente il pedinamento, mentre Cavallini e Vale avrebbero material mente compiuto il crimine. Il prof. Paolo Signorelli avrebbe «progettatiti in concorso con ignoti, diretto ed organizzato il delitto, dandone per l'esecuzione incarico al correi die lo eseguivano partecipandovi secondo le modalità sopra descritte». Il sostituto procuratore Riccardo Rossi ha anche chiesto il rinvio a giudizio degli avvocati romani Francesco Caroleo Grimaldi (difensore di fiducia di Massimi), Antonio De Nardellis (suo sostituto) e Costantino Cambi (difensore di Sergio Calore); tutti, secondo l'accusa, avrebbero agito in modo di far co-, hoscerc ad altri personaggi dell'eversione di destra i con tenuti dei verbali di Massimi. Un altro noto penalista romano, l'avv. Nicola Madia; è poi accusato di aver organizzato, dopo l'assassinio di Antonio Leandri e in seguito alle dichiarazioni di Massimi che coinvolgevano nella vicenda Paolo Signorelli ed il criminologo Aldo Semerari, una rianionc nel suo studio onde cercare per i due la possibilità di eludere la giustizia. Dal fascicolo trasmesso all'ufficio istruzione scompare praticamente il nome del dott. Giovanni De Matteo. Per lui il giudice Rossi ha chiesto solamente la trasmissione in copia della trascrizione di una telefonata, del 22 luglio 1980 «nella quale emergono indizi di penale responso bilità a carico di De Matteo Giovanni in ordine al reato di calunnia nei confronti di Mario Amato, in concorso con Cambi Costantino e Scucces Beniamino, fatto per cui competente l'autorità giudiziaria dell'Aquila».

Luoghi citati: Bologna, Roma