L'Urss è arrivata soltanto oggi domani in campo contro il Brasile di Fabio Galvano

L'Urss è arrivata soltanto oggi domani in campo contro il Brasile Dal freddo degli ultimi tempi a Mosca al caldo clima di Siviglia L'Urss è arrivata soltanto oggi domani in campo contro il Brasile Dal 1970 la squadra non si era più qualificata - L'ossatura del complesso si basa sui giocatori della Dinamo Tbilisi e della Dinamo Kiev - I problemi dell'allenatore Belov DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Solo oggi, ultima delle 24 finaliste, la nazionale sovietica raggiungerà la Spagna, appena in tempo per vedere sui teleschermi la partita inaugurale fra Argentina e Belgio e per disfare le valigie in vista dell'incontro di domani con il Brasile. I tifosi sovietici non si sono neppure domandati il perché di questo ritardo, tanto pitiche le squadre sovietiche non sono nuove ad arrivi all'ultima ora. Forse Konstantin Beskov, 61 anni, allenatore della nazionale dal 1979 (l'aveva già guidata al quarto posto negli «europei» di Madrid del 1964 ed era poi passato allo Sportale di Mosca), aveva contato sul primo caldo russo per «acclimatare» la squadra e avviarla verso il sole iberico: lo hanno tradito 1 venti del Nord, che nell'ultima settimana hanno riportato Mosca a temperature bassissime (è caduto anche un po' di nevischio). Dal freddo all'incontro con il Brasile, che si preannuncia fra i più «caldi» del primo turno, ma al termine di una preparazione forse, ineguagliata dalle altre 23 finaliste. Approfittando della consueta so¬ spensione invernale del campionato, infatti, l'Urss ha sostenuto una lunga serie di incontri internazionali, compreso un viaggio in Sud America. Era dal mondiali del 1970 che l'Urss non riusciva a qualificarsi. Sebbene provenienti soprattutto dalla Dinamo Tbilisi (vincitrice l'anno scorso della Coppa delle Coppe) e dalla Dinamo' Kiev (trionfatrice in campionato, meno fortunata in campo europeo), nessuno dei 22 giocatori scelti da Beskov ha mai giocato ai mondiali e si teme che, anche per il caldo, possano cedere quando saranno sotto continua pressione. La «dinamite» dell'attacco si chiama Blochin-Shengelia: un duo davvero micidiale. L'anno scorso sono stati votati rispettivamente quinto e settimo nella classifica europea. I 29 anni di Blochin, che fu «calciatore dell'anno» nel 1975, non hanno offuscato la sua velocità né 11 suo controllo della palla; Shengelia (24 anni) è indicato come una delle grandi rivelazioni europee: fu capocannoniere nello scorso campionato con 23 reti, più 7 in Coppa delle Coppe e 5 nelle qualificazioni ai mondiali. Il centrocampo aveva due colonne in Burjak e Ripiani, ma solo il primo rimane. Ripiani, che si fratturo una gamba nella scorsa stagione, non ha trovato la via del recupero, e pare avviato verso un pensionamento anticipato. A Burjak, ottimo esecutore di calibrati passaggi sotto rete, si affiancheranno i Bessonov, i Gavrllov, gli Oganesjan. Per quanto riguarda la difesa, il punto più debole è forse il portiere. Jashln è una memoria e Dasaev. titolare ormai da quattro anni, non fa miracoli. In «giornata no» è anche capace — come accadde in Coppa Uefa contro 11 Kaiserslautern — di lasciar passare una manciata di gol. Per fortuna c'è. davanti a lui, un quartetto difensivo dei più collaudati, dominato dalla figura del «libero» Chivadze, e ricco dei nomi di Demjanenko, Baltacha, Sulakvelidze. Ma Baltacha, nella tournée sudamericana, ha molto deluso, e Borovskij attende con Cliidjatullin fra le quinte. Fabio Galvano

Persone citate: Belov, Beskov, Blochin, Konstantin Beskov, Mosca ? Solo