Energia, miliardi per sopravvivere

Energia, miliardi per sopravvivere Enel e Eni all'incontro del psi Energia, miliardi per sopravvivere Necessari per sfruttare acqua, sole, carbone, me* tano - 1 piani previsti nel programma regionale Delineare il futuro energetico del Piemonte non è un'impresa facile. Ma bisogna farlo, dice il vecepresldente dell'Enel, Inghilesl, partendo da due elementi concatenati: U deficit attuale di 9 miliardi di kWh (lo abbiamo esaminato ieri) e la previsione, se non si provvede, che raddoppi nel 1990. «C'è da augurarsi die questa previsione si avveri — aggiunge — perché significa la ripresa della nostra industria e della nostra economia. E allora bisogna farvi fronte». Inghilesl ha parlato al convegno socialista su «Energia per il Piemonte». Domandiamo: con quali mezzi vi fate fronte? Risponde: ^L'Enel prevede, nel periodo 1981-86, investimenti per 2457 miliardi in Piemonte; di essi 1405 riguardano impianti idroelettrici. Poi ci sono 63 miliardi per il riavvio della centrale nucleare di Trino e impianti termoelettrici». 5 E la nucleare da 200 MWV 'Costerà duemila miliardi in 8 o 10 anni, ma sono oltre questo stanziamento». — E sulle fonti alternative, teleriscaldamento, cogenerazione? «Direi che specie gli ultimi due aspetti sono compiti delle aziende municipalizzate. Ma non ci tireremo Indietro certamente se si tratterà di spillare acqua da qualche nostro impianto per riscaldare complessi residenziali o uffici». — Questo era il famoso progetto Chivasso. «£' ce: to che se si investirà per la trasformazione di Chivasso, il recupero di calore per riscaldamento sarà uno dei primi obiettivi». Ma energia non significa solo elettricità. E allora ecco la politica del gas naturale in Piemonte esposta dal presidente dell'Italgas, Carlo Da Molo. •Nel 1980 abbiamo destinato al Piemonte 2,5 miliardi di metri cubi di gas naturale pari al 9% dei 27,4\ miliardi di- sponibili. Le reti si estendono su 183 comuni con 903 mila utenti. Per il 1990 il Piano energetico nazionale prevede la disponibilità di 45 miliardi di metricubl; al Piemonte 4,1. Così potremmo raggiungere un milione e 248 mila utenti di cui 203 mila in aree non ancora servite. Ciò comporta un investimento, in Piemonte, di 350 miliardi più 9 all'anno per manutenzione». Sul problemi di approvvigionamento hanno parlato sia il vicepresidente dell'Agip nucleare Scrimaglio, sia la on. Magnani Noya sottosegretario alla Sanità, quest'ultima badando soprattutto alla spesa prevista di qui al 1990: 12 mila miliardi per il carbone, 13 mila per il nucleare, 5 mila per il gas naturale. 24 mila per il petrolio. — Ma come si prepara il Piemonte ad affrontare questo periodo? Risponde l'avv. Simonelli. assessore alla Programmazione: 'E'scontato il no a una sola fonte energetica, quindi i progetti del piano di sviluppo saranno orientati su tutto l'arco dei possibili interventi. Le convenzioni già stipulate con Eni, Enel, Fiat, sindacati, hanno questo scopo. 1 progetti non sono una manifestazione di dirigismo dell'operatore pubblico, ma una sollecitazione alla collaborazione delle aziende. In questo senso, aprendo alle imprese, li stiamo mettendo a punto». d. garb.

Persone citate: Carlo Da Molo, Magnani Noya, Scrimaglio, Simonelli