Un ragazzo con memi e teste

Un ragazzo con memi e teste Al Conservatorio il pianista diciassettenne Lucchesini Un ragazzo con memi e teste TORINO — Pieceduto da lusinghiere attestazioni di stampa per successi già ottenuti e per concorsi vinti, ha suonato al Conservatorio per l'Unione Musicale 11 giovanissimo pianista Andrea Lucchesini, allievo di Maria Tipo. Niente da dire: il coro degli elogi ha perfettamente ragione, il ragazzo ò una natura musicale autentica, seria e allena da esibizionismi, e ha 11 dono invidiabile d'una mano prodigiosa che, evidentemente addestrata da una scuola appropriata, gli permette di caracollare con disinvoltura tra le vette più aspre del virtuosismo: Chopln, lo Scherzo in si bemolle minore, due Studi e la Grande Polonaise brillante in mi bemolle; la Sonata di Llszt e quella di Bartók. Un programma, a parte Chopln, perfino severo e che non rin- córre il successo facile. Fuori programma, invece, due numeri più fascinosi del virtuosismo lisztiano. Bellissima la compattezza del suono, 11 sincronismo perfetto delle due mani. Ma non è 11 caso d'Indugiare sul pregi tecnici, evidenti, quando soprattutto conta che si è in presenza d'una sana Intelligenza nell'Interpretazione. Facile presagire una splendida carriera a questo diciassettenne, che sarà interessante seguire nella sua evoluzione e nell'ampliamento degli orizzonti e nel confronto con ulteriori pilastri del repertorio pianistico, rrum.

Persone citate: Andrea Lucchesini, Lucchesini

Luoghi citati: Torino