«Ho passato il confine libanese al seguito dei soldati siriani»

«Ho passato il confine libanese al seguito dei soldati siriani» «Ho passato il confine libanese al seguito dei soldati siriani» Questo servizio è stato trasmesso da un inviato in Medio Oriente dell'agenzia americana Associated Press, Michael Goldsmith. die hapercorso in auto la strada die collega Damasco a Beirut. Sono sceso con 1 convogli militari siriani lungo la tortuosa strada che porta in Libano. Hanno 1 cannoni anticarro mimetizzati puntati verso un invisibile nemico israeliano. Con altri due giornalisti, uno svedese e uno saudita, ho percorso 1120 chilometri da Damasco su un taxi siriano, senza sapere che le colonne corazzate Israeliane erano segnalate ad appena 5 chilometri dalla rotabile. Autocarri di fanti siriani in uniforme da fatica con 1 tradizionali khafla arabi occupano il centro della carreggiata di montagna, impedendo al traffico civile di passare. Gli uomini armati di fucile Kalashnikov fanno l'impressione di essere reduci da un lungo viaggio. A un incrocio fuori Damasco, un atuocarro militare Investe accidentalmente un motociclista, e continua la sua marcia lasciando l'uomo sanguinante sulla strada. Nella gola che porta fuori dalla capitale siriana un convoglio di camion di fabbricazione sovietica pieni di soldati sale a fatica la collina, viaggiando a meno di 25 chilometri all'ora. Decine e decine di conducenti di taxi e di auto private pigiano sui clacson: protestano per dover rimanere in colonna anche quando la strada è sgombra. A un certo punto nel cielo appaiono le scie lasciate da jet israeliani e siriani Impegnati in un duello aereo. Le batterle antiaeree siriane a mezzacosta aprono il fuoco punteggiando il cielo con sbuffi di fumo biancastro mentre una nube nera si leva' dalle rampe di lancio dei missili. Il nostro autista riesce a superare 11 convoglio deviando su una strada secondaria e precedendo 1 militari nella cittadina siriana di frontiera di Jdeide. Quando gli autocarri militari raggiungono il confine, entrano in Libano direttamente, senza fermarsi. Le guardie di frontiera siriane sono corrette, ma visibilmente nervose. Al posto di bloccp un manifesto mostra una selva di missili siriani che abbattono un rapace con le stelle e le strisce, la stella di David e la faccia del primo ministro Israeliano Begin. Al posto di frontiera libanese l'atmosfera è cupa. «Che accadrà al Libano?», chiede un ufficiale della dogana mentre rilascia il visto. «Quanto altrui gente innocente vogliono israeliani) che muoia prima <flF essere soddisfatti? Stomawfj( hanno ucciso oltre cento Mbinesi a Katermaya, un viUag-\ gio vicino alla costa. Nel villaggio non c'era un solo pai*] stinese». C'è un posto di blocco a|, ogni villaggio, Siamo continuamente fermi e posslariiot)l ammirare la cima dei montlE, ancora Innevati. CWlometrCi dopo chilometro, è un'unica^ fila Ininterrotta di camion siriani che si dirigono a ordente a luci spente. Adesso non tentano nemmeno P1*1 diL fermare il traffico delle auto»; che cercano di superare. Molti soldati dormono. Il nostro autista siriano deve lasciare la strada principale e Pren'|.£ derne una secondarla <*'tt porta alla costa mediterran^ lì ta .£ hi le e H I

Persone citate: Israeliano Begin, Michael Goldsmith

Luoghi citati: Beirut, Damasco, Libano, Medio Oriente