«Battuta l'Italia, ci siamo come perduti»

«Battuta l'Italia, ci siamo come perduti» Radiografia della Francia dilaniata dai risultati negativi dopo la vittoria sull'Italia a Parigi «Battuta l'Italia, ci siamo come perduti» Perplessità sull'utilità della preparazione in altura a Font Romeu (1800 metri) - Ottimista il medico: «Più in alto, più forti» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FONT ROMEU — «Dal giorno che vi abbiamo battuti a Parigi, ci siamo come perduti.. Marius Trésor, 32 anni e 53 partite in Nazionale, veterano di battaglie e incidenti, che nasconde le prime rughe con il colore che gli deriva dalla nascita in Ouadalupa. fa il punto sulla Nazionale francese a undici giorni dall'esordio nel Mundial, che avverrà 11 16 giugno a Bilbao contro l'Inghilterra Le strade del calcio s'Intersecano, gli in teressl e gli stati d'animo si scontrano. Quella sera, al Parco dei Principi, la Francia calcistica sembrava aver trovato 11 massimo della «gran deur» e adesso ha molta paura del tuffo in Spagna dall'ai to di Font Romeu, dove sta svolgendo lo stage di rifinitura della preparazione. Trésor, ragazzo intelligente (e lo dimostra sul campo nel difficile ruolo di libero), dice che alla fin fine per cambiare tutto ci vuole poco: «Dall'esaltazione ai dubbi il passo è breve, ma si può anche torna- re indietro, può bastare una bella prova contro gli inglesi per portarci al secondo turno.. E poi si chiede perché siamo saliti fino a Font Romeu, città turistica in costruzione, dove i prefabbricati crescono in serie, dove in inverno c'è il sole e la neve sgela per il vento del mare, e dove in primavera-estate piove spessissimo. «Seulement pour Platini?., domanda con una punta di malizia. «Non solo per Michel — rispondiamo — ma anche per voi. Quella sera al Parco dei Principi ci avete dato una lezione di football.. Da allora la Francia è stata ridimensionata dal Perù di Cueto ed Urlbe. ed in ultimo da uno squallido 2-1 sulla «Nazionale» della vicina Repubblica di Andorra e dalla sconfitta dell'ultimo mercoledì a Tolosa contro il Galles Michel Hidalgo, il commisario tecnico, non è contento né tranquilla La stampa tran sai pina spinge, argomenti di polemica contro un et. se ne trovano sempre. Non è questione di scelte di giocatori stavolta ma di questo ritiro tra i monti — 1800 metri —che a nessuno piace. Non ai convocati, soprattutto i quali sembrano molli e svogliati: amano la tranquillità, ma a Font Romeu c'è solo vuoto e pioggia (è il periodo dei viaggi per la «terza età», tutti i gitanti sono cacciati in albergo dal freddo), per anda re a Tolosa hanno sopportato centinaia di curve in pullman, non sono affatto sicuri che l'allenamento «in quota» dia benefici una volta tornati in basso. Proprio a Tolosa il primo test è stato un disastro. Hidalgo non si smonta ma morde 11 freno. Ha aperto a mogli e amiche per due giorni l'hotel del ritiro, non pone termine alle uscite serali (ma dopo le otto Font Romeu è co me morta), fa vaghi riferimenti ad una professionalità che probabilmente non lo accontenta. Non accenna al premi ma dice che «un Mun dial vale sacrifici, e mormora di «gente efie passa le ore at taccata al telefono.. E' scomparsa l'allegria, insomma, attorno alla Nazionale francese. Forse Hidalgo caduto in un equivoco, quello del lavoro in montagna Gli stessi medici sono divisi, parlando di football. Atletica nuoto, è diverso. Alla «univer sita dello sport» di Font Romeu salgono spesso polacchi e sovietici, ma non sono calcia tori. In questi giorni sono qui, per una serie di dibattiti, atleti di fama come l'astista VIgneron, il triplista Lamltlé ed altri. C'è anche, esile e pallido come quando correva tentando di prendere l'eredità di Jazy, 11 lungo Jean Wadoux, ex buon mezzofondista. Ricorda: «Correndo in questi bo¬ schi, il finlandese Juha Vaatainen ha preparato il suo grande trionfo degli Europei di Helsinki, cinque e diecimila metri vinti alla grande.. Ma anche lui aggiunge: «Forse l'atletica non è il football, non basta solo la resistenza ai calciatori.. Il dottor Maurice Vrlllac, considerato uno degli specialisti del lavoro d'altitudine e che ora segue la Nazionale francese, ha conlato un detto: «Plus haut, plus fort. che vede discusso. Dice «Ne abbiamo parlato a lungo con Hidalgo, con il presidente Sastre, di questa scelta. Dispongo di una raccolta di materiale su que- sto tipo di preparazione, che dimostra che tutte le squadre di ogni disciplina venute a. Font Romeu ne hanno tratto dei vantaggi. Sono quindici anni che studio queste cose. Se ora vogliono darmi certe responsabilità, le assumo, ma ne ho discusso con altri medici, con dirigenti, allenatori, e tutti erano d'accordo». E' il momento dei dubbi, insomma come sempre quando qualcosa va male, quando i risultati danno torta Circa la brutta serata di Tolosa, il dottor Vrlllac dice ancora: «Per verificare i benefici bisogna che il periodo si completi, siamo a mezza strada». Adesso la Francia calcistica elle ci Umiliò a Parigi è in trepida attesa: o scende dai Pirenei a Bilbao e, grazie al cambio di quota, torna a volare, o le becca malamente dagli inglesi ed è dramma. Noi siamo con il medico, perché lo sport è sicuramente più scienza che empiriamo, ma nel vedere 1 volti che ci sono in giro abbiamo davvero il dubbio che atletica e calcio siano parenti, ma non fratelli. Bruno Perucca