Un delitto nell'America puritana e il separatismo visto da Damiani

Un delitto nell'America puritana e il separatismo visto da Damiani LA TELEVISIONE di Ugo Ruzzolati Un delitto nell'America puritana e il separatismo visto da Damiani C'è da registrare una ripresa ài produzioni originali Rai: fatte confortante in linea di massima, e tuttavia non basta la quantità, sono determinanti scelte e realizzazioni. Su cose di vecchio tipo come L'Andreana e come II processo Murri non mi sembra che si possa essere d'accordo: sono passi indietro, non avanti. Ed eguale perplessità è sorta per sceneggiati più agili ma insoddisfacenti nel loro schematismo quali Una tranquilla coppia di killer e Un eroe del nostro tempo Diverso discorso per La quinta donna di Alberto Negri n che si-chiude stasera sulla Retel..C<è materiaabbondante di accesa discussione sul contenuto e su alcune opinabili angolazioni della storia (impossibile l'esportazione nei Paesi dell'Est, soprattutto nell'Unione Sovietica. J; ma, a parte questo, ci frolliamo di fronte a un film confezionato con abilità: regìa mossa, •credibilità' di ambientazione, e recitazione di prim'ordine con Brandauer e Turi Ferro in cattedra; tanto bravi, i due, che hanno saputo superare gli scogli di quest'ultima puntata, che e—con alcune forzature e con scivolata nel cupo melodramma ad effetto — la più rischiosa e la meno convincente. Sempre stasera parte, sulla Rete 2, un nuovo sceneggiato. L'enigma Borden di Galasso. Si rivanga un celebre delitto avvenuto nell'America puritana e borghese del 1892 (ban chiere ucciso con la seconda moglie a colpi di scure; incolpata la figlia quarantenne, attivista della locale associazione cristiana/, delitto che negli Stuti Uniti ha ispirato una valanga di libri, drammi, film e programmi televisivi. Perché occuparcene anche noi e ten- 'tare di ricostruire il Massachusetts di novant'anni fa a Roma? Non contènti di rispolverare i nostri processone andiamo a cercarne fuori casa e ne scegliamo uno sfruttatissimo? Sul merito dello sceneggiato, a risentirci. Nell'ambito delle produzioni originali Rai rientrano i «racconti di storia» di cui un esempio altamente raccomandabile va in onda (prima delle due parti) domani sera sulla Rete 3: per la serie «Finché dura la memoria» il programma Sicilia, un sogno del regista Damiano Damiani. Argomento, il separatismo siciliano, fenomeno complesso, con liìci (poche) e ombre (moltissime e tragiche), dapprima sostenuto dalle sinistre come mezzo di. svincolo dall'autorità accentratrice di Roma; poi via via degenerato e finito nelle mani dei grossi agrari, della mafia e del banditismo: un capitolo mal conosciuto o addirittura ignorato. Damiani affronta la questione con quel generoso impegno civile che contraddistingue i suoi film e non si limita a recuperare gli anni del dopoguerra, ma fa balenare di continuo riferimenti alla Sicilia di oggi (le proteste popolari per l'installazione dei missili): è un incalzante susseguirsi di testimonianze e dichiarazioni, tessere di un mosaico in cui si delinea il dramma di una terra dove inesorabile sfruttamento e feroce difesa di antichi privilegi hanno sempre irifluenzato negativamente- U corso della storia e deF'pro* gresso. Racconto vivo e teso che Damiani conduce in profondità senza mai dimenticare, attraverso il primo piano di tante facce, la dimensione spettacolo.

Persone citate: Alberto Negri, Borden, Damiani, Damiano Damiani, Galasso, Murri, Turi Ferro

Luoghi citati: America, Massachusetts, Roma, Sicilia, Stuti Uniti, Unione Sovietica