P2, il tutto e il nulla di A. Galante Garrone

P2, il tutto e il nulla P2, il tutto e il nulla (Segue dalla l'pagina) in quanto la sua attività si rivelava — una volta scoppiato lo scandalo — connessa a fatti indubbiamente e gravemente criminosi. La premessa su cui si basa la benigna requisitoria (che i.i realtà sembra avere più il sapore di una memoria difensiva) appare dunque piuttosto fragile. La prima impressione che si ricava da quanto è accaduto è che non si sia andati a fondo. Il giudizio del repubblicano Olcese — che pure è stato, fra i membri della commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia segreta di Gelli, uno dei critici più misurati — è di deplorazione del «pochissimo zelo» dei magistrati di Roma, che «hanno fatto di tutto per non indagare su nulla». Una circostanza pare certa, al di là di ogni polemica: la commissione ha avuto ben poco aiuto da parte della magistratura romana. E' verissimo che i compiti dei due organismi — commissione parlamentare e magistratura — sono diversi. La prima tende ad accertare le responsa bilità morali e politiche, la seconda quelle penali. Ma l'in treccio fra le une e le altre 6, in questa specifica materia, evi dentissimo; e una fattiva colla borazione, che ci doveva essere, non c'è slata, o è stata comunque troppo scarsa. La seconda impressione, connessa e rafforzata dalla pri ma, è che, ancora una volta, la magistratura romana, accen tratrice (e altri dicono arraffa trice) di processi iniziati in al tre sedi giudiziarie, abbia finito col soffocare e insabbiare le in dagini. C'è da chiedersi, con qualche inquietudine e ama rezza: perché? A. Galante Garrone (A pag. 6: «Ondato di critiche al giudice Gattucci»).

Persone citate: Gelli, Olcese

Luoghi citati: Roma