Ma perché i docenti fumano a scuola?

Ma perché i docenti fumano a scuola? Ma perché i docenti fumano a scuola? La brutta abitudine è cosi diffusa, dalle elementari alle medie superiori, che il provveditore si è visto costretto ad emanare l'ennesima circolare - «Una grave responsabilità» Gli insegnanti fumano in classe, non importa se di fronte hanno bambini delle elementari, adolescenti delle me.aie o ragazzi dèlie superiori. L'abitudine è cosi diffusa ed il problema tanto grave da indurre l'autorità scolastica a Periodici richiami non solo al buon senso, ma anche all'osservanza della legge che impone di non fumare in luoghi Pubblici. E quale luogo dovrebbe essere proibito al fumo più di una scuola? Il fumo fa male a chi. magari senza accorgersene, accende la sigaretta ma anche a coloro che lo respirano. La questione è particolarmente pesante nelle elementari: la maestra è a continuo contatto con i suoi alunni, anche durante l'Intervallo. E se è fumatrice non enuncia nel corso della mattinata o del pomeriggio alla sigaretta. - Più fortunati sono invece i ragazzi delle medie inferiori e superiori: gli Insegnanti cambiano quasi ogni ora ed hanno quindi l'opportunità di fumare nei corridoi fra una lezione e l'altra. In Questo modo trasgrediscono alle norme, tuttavia salvano almeno in parte gli alunni dal respirare fumo nell'aula dove sono costretti a stare per quattro, cinque ore. Di recente il provveditore ha inviato una circolare per ricordare la legge che Proibisce il fumo e che prevede multe fino a 200 mila lire per i trasgressori. Ma chi controlla? Un compito Che toccherebbe ai direttori ed ai presidi, ma (fumatori anch'essi?) non risulta abbiano ■nal punito i loro Insegnanti. La dott. Antonella Pavan. viceprovvedltore che cura 11 settore dell'educazione sanitaria ed è presidente della commissione antidroga, afferma: -La scuola è il riflesso della società. Non c'è da stupirsi se anche qui la legge sul fumo viene trasgredita. Il servizio di medicina scolastica gestito dall'Unità sanitaria locale ha segnalato che in molte scuole di Torino e provincia gli insegnanti fumano in classe. Così abbiamo emesso l'ennesima circolare per richiamare docenti, presidi e anche studenti al rispetto della legge». Prosegue la dott. Pavan: 'E'questione non soltanto di salute, ma di educazione all'autocontrollo, all'esercizio della volontà sul proprio io. E questo è dimostrato dagli accertamenti fatti dal servizio per l'educaziqne sanitaria e per la prevenzione dalle tossicodipendenze del ministero Istruzione. E' infatti emerso che l'uso di droga è più consistente in quegli istituti in cui non è osservato il divieto di fumare». Prosegue la dott. Pavan: una grave responsabilità per i docenti che disobbedendo alle norme si comportano in modo diseducativo nei confronti degli alunni, implicitamente a loro volta indotti ad ignorare le disposizioni di legge». Quanti sono i trasgressori? 11 fenomeno non è quantificabile, si può ipotizzare che un docente ogni 10-15 fumi dove e quando non dovrebbe. Basta una legge, il richiamo al senso di responsabilità verso i ragazzi, a bloc¬ care un fumatore incallito? Evidentemente no. Cosa deve fare dunque un maestro o un professore, quando sente impellente 11 bisogno di una sigaretta? 'A scuola è proibito fumare — dice la dott. Pavan — ma credo che, come nei teatri è consentito farlo nel foyer o in treno nei corridoi, cosi gli insegnanti possano attendere l'intervallo per accendere la sigaretta dove non ci sono i ragazzi». La dott. Pavan, che non è fumatrice, conclude: «Le circolari di sicuro non bastano. La questione, delicata nelle elementari, diventa questione di educazione nelle medie inferiori e superiori. La sigaretta per l'adolescente significa l'ingresso nel mondo degli adulti. L'esempio del professore che non resiste alla tentazione, sia pure rifugiandosi in un corridoio, può essere determinante per avviare un giovane sulla strada del fumo». Che cosa fare dunque? -Il problema rientra nella più vasta materia dell'educazione sanitaria, attraverso la quale passa anche la prevenzione contro la droga. Tanto per fare un esempio: ai ragazzi di terza media sarà tenuto un ciclo di lezioni in base al progetto sul fumo del prof. Castello,-specialista dell'ospedale Regina Margherita, in collaborazione con il Comitato Gigi Ohirotti per la lotta contro il cancro. Saranno illustrati i pericoli cui possono andare incontro». Maria Valabrega

Persone citate: Antonella Pavan, Maria Valabrega, Pavan

Luoghi citati: Torino