Si riapre uno spiraglio di pace all'Onu dopo l'arrivo degli inviati di Galtieri

Si riapre uno spiraglio di pace all'Onu dopo l'arrivo degli inviati di Galtieri Si riapre uno spiraglio di pace all'Onu dopo l'arrivo degli inviati di Galtieri Una mozione di Panama e Spagna propone un simultaneo «inizio di ritiro» delle truppe - Il delegato inglese che finora aveva minacciato il veto, chiede 24 ore di tempo per consultazioni e presenta un emendamento DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Una mozione del Panama e della Spagna per la cessazione delle ostilità alle Falkland e il simultaneo -invaio di ritiro* delle truppe ha aperto un Inatteso anche se esile spiraglio nella crisi anglo-argentina: La mozione la infatti esplicito riferimento — per la prima volta dalla ripresa del dibattito in seno al Consiglio di Sicurezza dell'Orni — alla risoluzione 502 del 3 aprile scorso, da cui l'Inghilterra non si è mal scostata. L'ostacolo più grave che presenta è di Interpretazione. Panama e Spagna parlano di «attuazione della 502 nella sua integrità», sposando implicitamente l'Interpretazione argentina, dicendo cioè che la risoluzione del 3 aprile contempla lo sgombero di tutte le forze nella zona, incluse quelle inglesi. L'Inghilterra — e gli Stati Uniti — vedono invece nella 502 solo l'ordine al regime di Buenos Aires di richiamare i suoi soldati. La conferma che un incerto spiraglio esiste è stata data dal delegato britannico all'Onu. Parsons. Mentre nelle sedute precedenti Parson aveva minacciato il veto contro le mozioni per una tregua non qualificate dal ritiro argenti no, questa volta ha chiesto dapprima 24 ore per consultarsi col governo, poi ha avanzato un emendamento. - -Se accettato' ha detto -l'emen damento renderebbe la mozione del Panama e della Spagna una base di ulteriori ne goziati*. Esso consiste nella] precisazione che la risoluzione 502 vincola solo il regime di Buenos Aires allo sgombero militare. Parsons ha lasciato intendere che in una fase successiva, e nelle condizioni adatte, potrebbe realizzarsi anche uno sgombero britannica E' difficile dire se la mozione del Panama e della Spagna che difendono gli interessi dell'Argentina al Consiglio, segni il principio di una -^convergenza. I due Paesi hanno avanzato là loro Tpro- posta dopo un lungo colloquio con i rappresentanti di Galtieri. Sospeso nella mattinata il dibattito è ricominciato alle 16 pomeridiane, le 22 in Italia, in un clima di tensione e di frenetica attività. L'obiettivo spagnolo e panamense, indicato nella mozione dell'altro ieri, poi ritirata, è almeno una tregua di 72 ore, e il recupero della mediazione del segretario generale dell'Onu De Cuéllar. L'altro ieri, De Cuéllar aveva annunciato il fallimento del secondo round della sua missione, offrendo però di continuare i suoi sforzi di pace. La rettifica di rotta del Panama e della Spagna costituisce comunque la riprova che il regime di Buenos Aires si sente con le spalle al muro, ed è alla ricerca di una ultima onorevole via di uscita. La pausa nei combattimenti alle Falkland ha permesso all'Argentina dì assumere l'iniziati¬ va diplomatica su vari fronti simultaneamente. Le sue proposte di negoziati sono state rivolte «in forma privata* a De Cuéllar. fuori del contesto del Consiglio di sicurezza, al sottosegretario di Stato Usa Stoessels, e ad alcuni Paesi non allineati riuniti a Cuba per la conferenza preparatoria del vertice del prossimo autunno in Iraq. All'Onu, si sono incontrati con il segretario il generale Miret e l'ammiraglio Moya, a Washington con Stoessels l'ambasciatore Tiarkas. e a L'Avana il ministro degli Esteri Costa Mendez ha avuto tra gli altri un colloquio riservato di un'ora con Fi del Castro. i Le proposte argentine sono le seguenti. 1) Cessazione delle ostilità; 2) ritiro delle truppe di Buenos Aires sulla terraferma e della task force britannica a distanza equivalente; 3) gestione multinazionale delle isole, con l'Argenti¬ na affiancata dal Venezuela, l'Inghilterra dagli Stati Uniti, e con una quinta nazione scelta dall'Onu. 4) avvio dei negoziati bilaterali -senza pregiudiziali*. La concessione più importante sembra l'ultima: la (Munta di Galtieri non chiede più che venga riconosciuta a priori la sua sovranità sulle Falkland e non fissa scadenze. -Non ci devono più essere morti* ha dichiarato Miret. *La pace richiede che tutti siamo flessibili*. Ufficialmente. l'Inghilterra respinge le proposte. Ma al Palazzo di Vetro si sta diffondendo la convinzione che se esse fossero modificate, Londra accetterebbe le trattative. Il governo inglese chiede: 1) che il ritiro delle truppe argentine preceda quello della task force: 2) che ritorni la gestione britannica sulle isole, con una forza di pace multinazionale di cui potrebbero fare parte il Venezuela e gli Stati Uniti; 3) che vi sia una garanzia intemazionale che il regime di Buenos Aires non attaccherebbe di nuovo. A lunga scadenza l'Inghilterra non negherebbe qualche concessione sulla sovranità all'Argentina Questa, più o meno, è anche la lettera e lo spirito della risoluzione 502 del Consiglio di sicurezza Con gli Stati Uniti e con Cuba Galtieri e la Giunta sviluppano strategie diverse. Indirettamente — pare che il tramite sia stato il Perù — hanno fatto sapere di contare che la superpotenza eserciti -amichevoli pressioni* sulla Gran Bretagna «per una pace con onore*. La richiesta verrebbe accompagnata da un monito implicito: se non ci sarà un aluto Usa. l'Argentina si sposterà nella sfera d'Influenza sovietica. La rete televisiva Abc afferma che il presidente Reagan ha compiuto un tentativo presso la signora Thatcher, telefonandole lunedi scorso, e suggerendole di non umiliare il regime di Buenos Aires. Ma la risposta del premier britannico sarebbe stata dura: prima, se ne vadano dalle Falkland. Nei confronti di Cuba — e per riflesso dell'Urss — gli argentini hanno adottato l'approccio diretto. Costa Méndez ha parlato all'arrivo a L'Avana di -fratellanza*, e si è fatto fotografare abbracciato a Castro. Ha applaudito alla mozione cubana di condanna dell'Inghilterra e degli Stati Uniti — alla quale peraltro molti non allineati sono contrari perché troppo unilaterale — e ha applaudilo all'offerta -di tutta l'assistenza possibile in questo momento decisivo della storia*. Il suo discorso ha avuto lo stesso tono di quello del suo sottosegretario Ros, che all'Onu ha denunciato «11 disegno anglo-americano di trasformare le Malvinas in una base della Nato nell'Atlantico meridionale». Da Buenos Aires, gli ha fatto eco Galtieri in persona, anticipando la possibilità di forniture militari sovietiche e degli altri Paesi comunisti... ?* Ennio Carello ' i » . "il i ' I, rj .mi i .