Buenos Aires venderà meno grano all'Urss

Buenos Aires venderà meno grano all'Urss Nonostante il «flirt» suscitato dalla guerra Buenos Aires venderà meno grano all'Urss OAL NOSTRO CORRISPONDENTE - MOSCA — L'amichevole Intesa fra Argentina e Unione Sovietica, già rafforzata dall'atteggiamento del Cremlino di fronte alla crisi delle Falkland, pare avviata a un ulteriore consolidamento attraverso i colloqui che si svolgono da ieri a Mosca fra il vice ministro sovietico del Commercio estero, Boris Gordeev, e 11 presidente della commissione argentina per 11 grano, David Lacroze. Non con le armi, ma con navi cariche di cereali si rinsalda quest'Improbabile solidarietà, frutto non di ideologie ma di un raro pragmatismo sovietico. L'anno scorso, ancora In seguito all'embargo voluto da Carter dopo l'Intervento sovietico in Afghanistan. Mosca aveva acquistato da Buenos Aires 15 milioni di tonnellate di cereali, l'85 per cento delle esportazioni argentine. Ma quest'anno, con la riapertura dei granai americani decretata da Reagan, gli Usa hanno già fornito 14 milioni di tonnellate sui 23 messi a disposizione dei sovietici (otto rientrano nell'accordo quinquennale fra i due Paesi, scaduto ma tacitamente rinnovato per un anno, gli altri 15 sono frutto di una «offerta speda¬ rle» fatta.da.Washington). Le vendite argentine sònoJrientrate, di conseguenza, entro livelli più modesti: finora, si dice, otto milioni di tonnellate Lacroze è a Mosca per disporre delle rimanenze argentine, per vendere quattro milioni di tonnellate (soprattutto mais e sorgo) ed eventualmente per raggiungere un accordo preliminare sulle vendite dell'anno prossimo. Buenos Aires ha bisogno di dollari, soprattutto per 1 folli costi della sua vicenda mllita- re; Mosca, però, ha problemi di liquidità, in quanto i 38 milioni di tonnellate Importati l'anno scorso e 142 dei quali si parla per quest'anno hanno messo a dura prova l'erario, Non solo: dopo tre disastrose stagioni cerealicole (e l'ultima è andata tanto male che il Cremlino ha preferito non pubblicare i dati finali del raccolto) la legge delle probabilità dice che quest'anno potrebbe andare meglio, sebbene gli esperti occidentali, sulla base dei dati sulla semina, non siano d'accordo. Il disavanzo fra la disponibilità e le necessità interne, insomma, potrebbe calare. Di qui l'estrema cautela sovietica nell'impegnarsi per il futuro. Programmati sull'arco di quattro giorni — dovrebbero cioè concludersi sabato — i colloqui fra Lacroze e Gordeev non sono quindi fra i più facili: nonostantela necessità di dimostrare concretamente a Buenos Aires una solidarietà finora solo verbale di frorw te alla .aggressione inglese., il Cremlino non può ignorare considerazioni di natura squisitamente commerciale. E in questo momento a Mosca conviene, più del mercato ar gentino, quello statunitense. f.gal.

Persone citate: Boris Gordeev, David Lacroze, Reagan