Pertini e Spadolini ricordano Garibaldi «Il suo insegnamento valido ancora oggi» di Franco Giliberto

Pertini e Spadolini ricordano Garibaldi «Il suo insegnamento valido ancora oggi» Le isole di Carera e «Mia Maddalena invase dalle camicie rosse e da turisti provenienti da tutta Italia ibl Pertini e Spadolini ricordano Garibaldi «Il suo insegnamento valido ancora oggi» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LA MADDALENA — L'Isola ha dodicimila abitanti, ma c'erano venticinquemila persone ieri mattina sulla grande piazza del Comando ad attendere Il Presidente della Repubblica venuto qui per la commemorazione di Giuseppe Garibaldi. Gente arrivata dalle quattro province sarde, dalla penisola, carovane di pullman. I traghetti erano stati presi d'assalto a Palau per la breve corsa fino a La Maddalena. Una folla variopinta, centinaia le camicie rosse, bandiere, piccole navi da guerra in rada che cannoneggiavano a salve In segno di saluto a Pertini, la pattuglia acrobatica dell'aeronautica militare che in picchiata mozzava il fiato ag11 spettatori, lasciando chilometri di fumi bianchi, rossi e vérdi Una giornata effervescente. Il Presidente della Repubblica, anche lui, risentiva forse di quell'atmosfera elettrica. A Caprera, dopo aver sostato dinanzi alla tomba di Garibaldi e aver visitato la casa-museo, ha infranto per l'ennesima volta il cerimoniale chiacchierando con i giornalisti che lo tallonavano. Signor Presidente — gli viene domandato — lei non pensa che Garibaldi ultimamente sia stato un po' strumentalizzato? •E da chi sarebbe stato strumentalizzato? Non certo da me né dal governo-. Però c'è questa polemica sull'appropriazione dell'eroe... •Da parte di chi? Lo dica, lo dica lei da parte di chi ci sa rebbe stata strumentalizzazione-, ribatte Pertini. Forse da parte di Craxi? •Lei mi fa una domanda maligna-. Non mi permetterei mal si gnor Presidente di essere ma Ugno... •Bene, bene, del resto è il I vdPgdlcdfnsPsGdtpcmdslsnsèarnNprdmpcmszciiCvtt I vostro mestiere come il mio è di fare il Capo dello Stato. Perciò quella domanda rivolgetela a Craxi-. Ma 11 Presidente sorrideva, non era assolutamente infastidito. Ha visto le scritte sui muri che Inneggiano all'indipendenza della Sardegna, che definiscono l'Italia colonialista? «Ho visto delle scritte, ma non le so tradurre, non conosco Il sardo-. Un giornalista ricorda poi a Pertini che 11 .Times» sabato scorso lo ha paragonato ad un GarlbaldMel 1982. • Oh, Garibaldi era grande, io sono piccolo.:.-, risponde Pertini. E avviandosi verso la piazza della Maddalena per la cerimonia ufficiale dice ancora senza formalità: «Lo spirito che animava l'Eroe, quando combatteva, non era la passione della guerra. Combatteva perché andava fatto. Anch'io sono contro le armi, ma non mi sono mal tirata indietro nel momento in cut dovevo fare la mia parte-. Piccoli, significativi intermezzi In una giornata densa di spunti celebrativi programmati. Accolto dalla folla In tripudio, Pertini ha preso posto nella tribuna delle autorità (c'erano anche Scalfaro, Cosslga, Enrico Berlinguer, Spagnoli) ad ascoltare i discorsi del sindaco della Maddalena, del presidente della Regione Sarda e infine di Giuseppe Garibaldi junior, pronipote del generale in impeccabile abito scuro e cravatta. Poi è stata la volta del presidente del Consiglio Giovanni Spadolini, al quale era affidata la commemorazione ufficiale. Non era la platea di un teatro o l'aula di un ateneo: la folla (sotto un sole caldo, un alpino è svenuto) ha ascoltato in silenzio per lunghi tratti, ma ha rumoreggiato un po' a tre-quartl del lungo discorso. Eppure la tensione si ricostituiva nel passaggi che richiamavano la situazione attuale. Cent'anni dopo la sua morte, ha detto Spadolini, dobbiamo ricordare le ragioni profonde che fanno dell'Eroe di Caprera un simbolo dell'unità morale degli italiani, in un'Italia pur cosi diversa da quella che conobbe la lunga notte per l'unità e la democrazia. •Il tormentato decennio che si è appena concluso — ha proseguito Spadolini — ha lasciato dietro di sé un profondo bisogno di riportare alla luce le ragioni ultime di una convivenza turbata e sconvolta da troppi fattori di disgregazione. Nell'arco di pochi anni abbiamo conosciuto la piaga devastante della crisi economica, intrecciata con la sfida della barbarie terroristica, entrambe collocate in uno scenario di crescente instabilità e insicurezza internazionali-. Ed ecco subito dopo, pur stemperato nel discorso celebrativo, un messaggio per Confindustia e Sindacati: • Oggi respiriamo un'atmosfera ben diversa da quella degli Anni Sessanta e Settanta. Dopo una stagione di tumultuosa rivendicazione di diritti, fonte di grandi avanzamenti sociali e civili, ma troppo spesso concepita o fraintesa còme trionfo dei vari particolarismi, di troppi egoismi, di tante spinte corporative e settoriali a vario titolo coalizzate, il senso dell'emergenza che siamo stati chiamati a vivere si è aperto un varco nella coscienza delle forze politiche e sociali; ha consentito di-raggiungere certi obiettivi, ha permesso di fissarne altri, soprattutto nella lotta a infra zione e recessione: obiettivi che richiedono un nuovo slancio di solidarietà, un impegno di tutti ad affrontare i proble mi di tutti, senza pregiudiziali e senza schematismi — contro ogni scontro sociale — nel l'ambito delle linee tracciate, nella coscienza degli importanti risultati raggiunti in questi mesi. Sarebbe follia di sperderli insieme con la colla borazione democratica che li ha resi possibili, pur fra tante difficoltà-. • Contro ogni scontro socia le-, ha sottolineato Spadolini e voleva essere un monito e un augurio per l'aspra batta glia politica che si profila nel Paese In questi giorni. Franco Giliberto Caprera. Pertini rende omaggio alla tomba di Garibaldi mentre i corazzieri depongono una corona

Luoghi citati: Caprera, Italia, La Maddalena, Palau, Sardegna