Roma festeggia Billy Wilder il regista dei sorrisi crudeli

Roma festeggia Billy Wilder il regista dei sorrisi crudeli Una retrospettiva di film e oggi un premio in Campidoglio Roma festeggia Billy Wilder il regista dei sorrisi crudeli ROMA — Si festeggia Garibaldi al Gianicolo, sta per arrivare Reagan, Pertinl andrà venerdì a Cinecittà per celebrare il cinema italiano, è appena finita la rassegna non rassegnata sul cinema e la pace: mancava solo una bella festa per Bllly Wilder con presenza dell'autore e premiazione oggi In Campidoglio/cui seguirà un pranzo nel giardini di Villa Caf farei li. In quest'atmosfera l'Idea di portare Billy Wilder a Roma dopo gli onori ricevuti a Cannes sembra un soggetto per un film di Billy Wilder. CI vorrebbe una signora sconosciuta che al culmine della premiazione abbraccia Wilder e si scopre che è Gloria Swanson o Greta Garbo, affittate per l'opportuna sorpresa dai promotori, 11 Cineclub officina e la rivista Filmcritica. Ma anche fuori del congegno wllderlano l'idea è buonissima: dieci giorni di retrospettiva (perfino i film cui Wilder partecipò solo come sceneggiatore) e un convegno, sabato e domenica, con la presenza dell'autore In vesti meno frivole che a Villa Caffarelll. Wilder (76 anni) è di quegli autori che sembrano fatti apposta per mettere d'accordo vecchia critica e nuova critica: non deve essere riscoperto, non deve essere imposto, non deve essere rivalutato. Il convegno serve a fare 1 conti con l'anima doppia dell'autore e decidere magari l'impossibile, se sia preferibile 11 Wilder drammatico o il Wilder di commedia. Preferiranno tutti e due. Sono passati oltre vent'anni dalla prima monografia italiana sul regista, scritta da Oreste del Buono; e la devozione al maestro s'è stabilllzzata nel bisogno, filologico, nell'esigenza di un recupero ordinato e ragionato. Nell'elenco dei film della manifestazione romana figura l'opera d'esordio Amore che redime (1933) e l'opera più recente, quel Buddy Buddy con Matthau e Lemmon che testimonia l'affezione del regista al suol attori, ai suoi temi, anche al suo sceneggiatore, I.A.L. Diamond. Il primo film girato a Parigi sulla via dell'esilio dalla Germania, l'ultimo stranamente copiato da una commedia di Verber già portata sullo schermo. Wilder fa diventare tutto wllderlano perché possiede la mano mitteleuropea, é uno del talenti della linea Berllno-Vienna-Hollywood e apposta fanno cadere accanto al suo nome quello di Lubltsch, re della commedia. Ma Insomma, Wilder è commediante dal ramo berlinese e drammatico dal ramo hollywoodiano o è drammatico In quanto commediante hollywoodiano? Altro quesito per gli spettatori e 1 critici della manifestazione romana al cinema Fiamma due. Noi, se dovessimo scegliere tra gli stlll-Wllder, prenderemmo le occasioni In cui risata e crudeltà si sono date la mano come in Prima pagina. Ma certo 11 film feticcio della retrospettiva sarà A qualcuno piace caldo (1955) In cui ci sono proprio tutti, la Monroe e Lemmon, Curtls e George Raft, O'Brlen e Joe E. Brown conlatore della frase Incancellabile (detta a una «donna» che si confessa uomo): «Nessuno è perfetto». Oppure, a seconda degli umori, l'altro film feticcio per studiosi un poco malinconici, Viale del tramonto (1950) in cui di nuovo ci sono tutti, la Swanson e William Holden, Erlch von Strohelm, Cecll B. De Mil le e Buster Keaton. Disse Wilder di Marilyn Monroe: -Il suo charme sono i suoi due piedi sinistri». Anche per dire come camminava In quel cinema che solo lui sapeva render facile. s. r,

Luoghi citati: Cannes, Germania, Parigi, Roma, Vienna