Il promettente nuovo enzima dell'italo-americano Capizzi

Il promettente nuovo enzima dell'italo-americano Capizzi Qual è il punto dei più recenti progressi contro la leucemia Il promettente nuovo enzima dell'italo-americano Capizzi Superata la fase della sperimentazione sulle cavie, si è passati al trattamento sulle cellule umane con volontari ALCUNI giorni fa. alla conferenza annuale di chirurgia oncologica a St. Louis, il professor Robert Capizzi, del' Centro ricérche cancro dell'Università della Carolina del Nord, ha presentato un nuovo farmaco per una delle forme più gravi di leucemia, la leucemia mielocitica acuta. La sua scoperta ha attirato l'immediata attenzione della stampa internazionale. Contro la leucemia mielocitica acuta o cronica, .tale cioè fin dal primo momento, non esiste infatti cura. «Il nuovo farmaco, ancora allo stadio sperimentale, potrebbe avvicinarci a trovarla», dice Capizzi. DI che farmaco si tratta? «Di un composto del-. l'Ara-C, un farmaco già ampiamente usato nel trattamento della leucemia, e dell'asparioginase, un enzima prodotto da un batterio chiamato E-coH», risponde lo scienziato. «In pratica, con l'asparloginase abbiamo amplificato l'Ara-C ben trenta volte, ottenendo risultati sorprendenti». Che esperimenti ha condotto? «Innanzitutto, siamo passati attraverso una fase di collaudo di diversi farmaci sui topi per accertarne le reazioni: successivamente abbiamo trattato cellule umane leucemiche in laboratorio; per ultimo abbiamo elaborato un nuovo sistema di somministrazione, su un periodo di due giorni anziché di sette». Quali deduzioni ne ha tratto? «Che l'organismo lo sopporta felicemente, che il dosaggio consueto dell'Ara-C era inadeguato, mentre quello nuovo si dimostra efficace. Ci siamo messi perciò alla ricerca di volontari per vedere se il nuovo farmaco rappresenta una cura». Mi pare che abbia scelto due gruppi— •SI. Il primo era compo- sto di quindici persone, su cui era già stata provata invano l'Ara-C. Di loro, dieci hanno ottenuto una completa remissione. Purtroppo, l'effetto dura in media solo cinque mesi. Ci ha indotto a continuare il fatto che si trattava di pazienti resistenti a qualsiasi terapia». E il secondo gruppo? «Era formato da quattordici malati, dei quali nessuno aveva ricevuto trattamenti precedenti. Abbiamo registrato una remissione per dodici di essi. E' una percentuale molto alta, l'80 per cento, tre volte quella della normale Ara-C. E' però troppo presto per stabilire quanto dura la remissione. Speriamo anni». Che progetti ha adesso? «Costituire un terzo gruppo di volontari. Abbiamo scoperto che a differenza degli altri farmaci l'Ara-C con l'asparloginase penetra la barriera naturale tra il sangue e il sistema nervoso. L'impenetrabilità di tale barriera è la causa principale delle ricadute. Per questo contiamo di arrivare a una cura». Robert Capizzi spiega che le forme croniche mielodi, caratterizzate da aumento dei granulocitl, ingrossamento del fegato, della milza e astenia, causano deperimenti gravissimi. «L'effetto più sorprendente del nostro farmaco è che i malati del secondo gruppo si sono ristabiliti perfettamente», dichiara, Capizzi è di discendenza italiana. E' nato a Filadelphia, dove i suoi genitori erano emigrati giovanissi¬ mi dalla Sicilia. Fanno parte della sua équipe altri noti oncologi, tra questi i dottori Dee Pack e Don Oabrlel e un medico in visita di studio dalla Cina, il professor Uyang. Le sue' ricerche sono controllate dall'Istituto nazionale della Sanità «La nostra attenzione», riprende lo scienziato, «si accentra sulle cause della riproduzione abnorme di leucociti o globuli bianchi circolanti e della presenza nel sangue di forme immature della stessa serie: nonché sulle cause dell'Infezione che provoca la morte. Slamo in contatto con altre équipes per paragonare le varie esperienze». Ha una tabella di marcia prefissata? / «Fino alla fine dell'anno compiremo esperimenti di laboratorio sui topi e sulle cellule leucemiche umane. L'anno venturo, proveremo col terzo gruppo di volontari, forse un gruppo misto, cioè in parte refrattario e in parte vergine da farmaci». A quando risale la sintesi dal batterò «E-colU? «Alla fine degli Anni Settanta. Non è stato facile produrre l'enzima. L'Ara-C ha origine relativamente più antiche: fu estratta da un tipo particolare di spugne marine a pietà circa degli Anni Sessanta. Siamo stati i primi a pensare di combinarle insieme». Ritiene prossime le cure contro le varie forme cancerogene? •Non si può generalizzare. E' un fatto che nell'ultimo decennio abbiamo compiuto progressi notevoli un po' dappertutta Oggi vi sono tumori, prima letali, che vengono debellati nel 30-40 per cento dei casi. Penso che i progressi continueranno*. Tra le scoperte più recenti, Capizzi cita quella del dottor Ray Drasga del Centro medico dell'Università dell'Indiana a Indianapolis su un tipo di tumore ai testicoli, non seminomatoso. Con un nuovo farmaco, Drasga, che è intervenuto alla conferenza di St. Louis dopo Capizzi, ha fatto salire le remissioni dal, 40 per cento al 92 per cento. La media delle remissioni pare di due anni, e sta crescendo. Il tumore è il più diffuso tra quelli solidi negli uomini tra 115 e i 35 anni. Prima, se scoperto nello stadio avanzato, uccideva il 00 per cento del malati, adesso ne uccide il 30 per cento. Se preso inizialmente, col nuovo farmaco viene neutralizzato quasi sempre. Il farmaco è un composto chimico di platino, atomi cloridici e molecole di ammoniaca. Quando interviene la remissione, la terapia di mantenimento viene affidata dal dottor Drasga a un secondo farmaco, ' chiamato «VP-16-213», collaudato per la prima volta solo cinque anni fa. Esso sembra ancora più efficace del Cis-platinum, ma è in fase sperimentale, e lo si somministra solo a volontari. Inizialmente il composto chimico danneggiava i reni, e perciò il «VP-16-213» è ancora sotto studio. «Le morti per infarto sono in netta diminuzione negli Stati Uniti», conclude Capizzi, «mentre aumentano quelle per cancro. La nostra battaglia è diretta per il momento ad abbassare la percentuale dei decessi, e ad aumentare la durata delle remissioni. Una volta raggiunti questi traguardi, potremo compiere autentici balzi in avanti». Ennio Carette

Persone citate: Capizzi, Ennio Carette, Ray Drasga, Robert Capizzi

Luoghi citati: Capizzi, Cina, Indiana, Indianapolis, Sicilia, Stati Uniti