Nel museo botanico fiorentino il magico mondo delle piante

Nel museo botanico fiorentino il magico mondo delle piante Nel museo botanico fiorentino il magico mondo delle piante comprendendo 4 milioni di campioni di piante essiccate, alloggiati in nove grandi sale, a cui si aggiungono collezioni di legni e di fossili vegetali (oltre 6 mila esemplari) e storiche collezioni di modelli vegetali, in cera o in gesso, antichi erbari, manoscritti. «Purtroppo — osserva il Conservatore — il nostro museo si trova in grave carenza di personale e di spazi, per cui, al momento, una sola, grande sala è normalmente aperta al pubblico, mentre le altre, comprendenti anche studi e un laboratorio 4i ricerca, sono riservate agli specialisti. Ma non ci arrendiamo. Entro qualche anno la disposizione dei locali e del materiale sarà radicalmente cambiata e fra pochi mesi potremo offrire al normale visitatore un'idea più utile e più precisa dell'importanza della nostra raccolta*. Nato dalle strutture de «La. specola*, cioè dell'Imperiale e Reale Museo di Fisica e di Storia Naturale, la cui fon- dazione risaliva al 1775, 11 Museo Botanico di Firenze venne costituito grazie all'interessamento dello scienziato siciliano Filippo Parlatore (1816-1877) e fu patrocinato e seguito con interesse dal granduca Leopoldo II di Toscana, che non lesinò mai aiuti e appoggi. Nel 1850 11 museo ereditò le collezioni e la biblioteca 'di Philip Berker Webb, un ricco viaggiatore e naturali¬ sta inglese, innamorato di Firenze e sempre a caccia di erbari e di testi preziosi e rari. Non a caso, il materiale catalogato sotto il suo nome Include, fra l'altro, collezioni settecentesche provenienti dall'Australia e dall'America Meridionale e un numero complessivo di 80 mila specie di piante. Analoga l'importanza dell'ottocentesco «Erbario Beccarl» di Malesia e Indonesia e degli erbari posteriori «Libico» e «Tropicale» (campioni per lo più provenienti dall'Africa Orientale e Centrale). Nella sala aperta al pubblico si notano, innanzi tutto, le bacheche e vetrine che consentono di seguire l'evoluzione del mondo vegetale dall'era Paleozoica (risalente a 600 milioni di anni fa) ai nostri tempi (èra Quaternaria), attraverso alcune ricostruzioni grafiche e un'esposizione dt fossili vegetali. E' altrettanto ben documentata la storia della botanica, cosi come appare da una scelta di an¬ tichi manoscritti del periodo dal XV al XVIII secolo; fra di essi spicca un bellissimo codice-erbario eseguito nel 1409. Sono inoltre presenti esemplari in cera che illustrano l'anatomia e la morfologia delle piante, superiori e inferiori, e numerosi campioni di diversi tipi di legno. Particolarmente interessanti 1 modelli di funghi e di piante da fiore del ceralolo fiorentino Luigi Calami (1800-1851) e la documentazione dedicata alle piante carnivore e alle piante medicinali. Alberto C. Ambe si Fritillaria impcrialis

Persone citate: Alberto C. Ambe, Filippo Parlatore, Leopoldo Ii, Philip Berker Webb, Toscana

Luoghi citati: Africa Orientale, America Meridionale, Australia, Centrale, Firenze, Indonesia, Malesia