Nel circo della F1 i diavoli rossi sfidano la morte
Nel circo della F1 i diavoli rossi sfidano la morte Un romanzo sugli assi del volante Nel circo della F1 i diavoli rossi sfidano la morte ECCO che come succede, con incredibile puntualità, un libro sembra arrivare diritto a rincalzo della cronaca. Stavolta è un romanzo dedicato al ristretto mondo (il «Circo», cosi lo chiamano) della Formula 1. Sarà inutile ricordare come, e tragicamente, le grandi corse automobilistiche siano in questi giorni negli occhi dei/titoli, e della gente. Il romanzo si intitola Gli acrobati della Formula 1, ed è un brutto titolo accompagnato da una copertina più brutta ancora: ci sono un pilota col casco-celata, una donna, un ragazzino dagli occhi azzurri e naturalmente una rossa Ferrari da Gran Premio. Ma l'autore è Enzo Russo, ed è un bravo scrittore di gialli: Il caso Montecristo. La tana degli ermellini, I martedì del diavolo. Stavolta ha invece deciso di entrare sotto al tendone di una storia-spettacolo; forse perché ha sempre amato le narrazioni folte e rotonde, le comuni-rare commedie del vivere e cosi, se anche questa vicenda di amore e di rischio può apparire banale, il suo modo di raccontarla banale non lo è mai. Andrea Crespi, pilota che comincia a sentire la solitudine e il vuoto, deve imparare a proprie spese che il Gran Oioco non porta più a nulla, qhe non è più interpretato da uomini n» bensì'da. «professionisti», che allo sport si è j sostituita la combine d'affari, che insomma .chiunque, In ' teoria, può arrivare a prendere il via In un Gran Premio, se ha talento. Ma In realtà nessuno ce la farebbe senza una gran massa dt denaro alle spalle». Romanzo inchiesta, allora? Non proprio, anche se il «romanzesco» del libro è in gran parte centrato sui dietro l'angolo, dissacranti, di un mito popolare. La conclusione è che questi attori di una pista d'asfalto «non erano cavalieri del rischio. Erano solo professionisti e semiprofessionisti ricchi o quasi ricchi, che guadagnavano molto e volevano guadagnare di più, che parlavano solo di vacanze, di alberghi fa-vo-lo-si e di segreti luoghi di pesca subacquea miracolosa». Un giovane pilota (Villeneuve?) dai denti aguzzi ammonisce che gli Andrea Crespi ed i pochissimi come lui sono alla fine della carriera, alla fine della razza: e il Circo, difatti, cadrà in mano agli affaristi ed ai loro acrobati, o al forzato cinismo realista, pragmatico, del Grandi Sopravvissuti. A poche settimane dalle «Memorie» dettate dentro la sua carrozzella da Clay Regazzoni, disilluse anche loro, questo è il secondo libro sul terribile gioco dell'oca-calendarlo delle Corse che comincia (come i capitoli del romanzo) con Gennaio-Buenos Aires e va poi avanti fino a Ottobre-Watkins Glen. Dopo, le piste si chiudono; c'è un giocatore laureato, qualche giocatore è scomparso e qualche giovane giocatore ancora affamato si fa sotto. Claudio Savonuzzi Enzo Russo: GII acrobati della Formula 1. pagine, 14.000 lire. Sonzogno, 254
Persone citate: Andrea Crespi, Clay Regazzoni, Enzo Russo, Grandi Sopravvissuti, Sonzogno, Watkins Glen
Luoghi citati: Buenos Aires
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