Un rigore dà la spinta al Verona che soffre per superare la Lazio

Un rigore dà la spinta al Verona che soffre per superare la Lazio Al «Bentegodi» tanti gol (3-2), emozioni e il sospetto di errori arbitrali Un rigore dà la spinta al Verona che soffre per superare la Lazio DAL N08TRO INVIATO SPECIALE VERONA — Una Lazio senza particolari stimoli (salvo il. desiderio di fare rimangiare ai veneti certe avventate dichiarazioni circa il successo del Bari una settimana fa all'O-, limpico) ha rischiato di fare il colpaccio in casa del Verona, che voleva a tutti i costi i due punti. Il gran volume di gioco e la strenua volontà dei padroni di casa sommati a un paio di decisioni quanto meno discutibili Bell'arbitro Lo Bello hanno pensato a riportare, le cose nella norma e cosi il Verona ha potuto compiere quel «passo decisivo» verso la. promozione di cui parlava alla vigilia l'allenatore Bagnoli. Questo, in sintesi, l'andamento dell'incontro: veronesi alla ricerca spesso frenetica del gol, Lazio tranquilla e sorniona, pronta a sfruttare i larghi spazi concessi Il primo gol del Verona arriva al 5' e sembra poter essere l'avvio di una travolgente cavalcata verso la vittoria. Cavaste crossa corto dalla destra, Gibellini rimette al volo di sinistro in mezzo all'area, Pochesci sembra poter rinviare ma tarda e Penzo gli ruba il tempo battendo Moscatelli con un tiro preciso all'incrocio dei pali. Nessun rilassamento per lo scatenato Verona: ancora avanti a testa bassa con Di Gennaro, Gibellini e Penzo. Ma i gol non vengono. Il più. delle volte per errori di precipitazione commessi dagli attaccanti gialloblu al momento della conclusione. Anche il portiere laziale. Moscatelli, ha buona parte di merito nel frustrare il gran lavoro avversario. Si sa, però, che nel calcio chi i spreca viene castigato. E al 13' [la Lazio pareggia. Sanguin dalla sinistra centra lungo per* Bigon che salta di testa e tocca uno strano pallone che va a sbattere sulla traversa, ricade in campo dove è pronto Vagheggi a ricacciare in rete. E' stata la prima vera azione della Lazio. Ricomincia l'assalto del Verona. Numerose belle azioni sfumano per un soffio nell'attimo cruciale. Al 33' l'occasione più clamorosa: Di Gennaro, dal limite, triangola al millimetro con Guidolin, riceve in piena area ma perde il passo al momento del tiro. Secondo molti è stato spinto alle spalle da Mastropasqua, ma Lo Bello dice che è tutto regolare. Ancora splendida azione • Guidolin - Fedele - Guidolin al 41' e su rovesciamento di> fronte arriva il 2-1 per la Lazio. D'Amico riceve la palla rinviata dalla sua difesa, avanza fino a una decina di metri dall'area avversaria poi vede Vannoli fuori porta e fa, partire uno spiovente. Il portiere gialloblu, in recupero, agguanta ma la palla gli sfugge e rotola in porta. Nella ripresa, il Verona riprende il suo arrembaggio. Le azioni sono belle, ma continuano a non approdare a nulla. Perno è forse leggermente calato, ma Di Gennaro e Gibellini continuano a creare pericoli su pericoli per Mosca- tetti, che ha cosi móSodi mostrare tutte le sue innegabili doti. A portieri invertiti, forse... A far pareggiare il Verona ci pensa Lo Bello con un rigore su cui pochi sono d'accordo. Corner dalla destra, arriva in corsa Guidolin e, secondo l'arbitro, Sanguin gli aggancia il piede. Trasforma, dopo un. paio di minuti di vane proteste, Gibellini. La Lazio sostituisce Spinozzi con Pighin e il Verona mette in campo Ipsaro al posto di Fedele. Si continua sempre con la stessa musica: Verona arrembante, Lazio sorniona, attenta ad aspettare il colpo d'incontro. Ed è il Verona a segnare la rete decisiva. Questa volta innegabilmente con la complicità dell'arbitro. Punizione per i padroni di casa dalla destra: l'arbitro sta ancora discutendo con il capitano laziale D'Amico, il gioco sembra fermo, ma Di Gennaro crossa in mezzo all'area, arriva Gibellini e di testa schiaccia in rete. Decise e giustificate, questa volta, proteste dei laziali, che ottengono soltanto l'espulsione di Mastropasqua e del •panchinaro- Ferretti. La partita s'incattivisce un po', ma i laziali non hanno più certo la voglia di rischiare gli stinchi. Giorgio Destef anis VERONA: Vannoli; Cavasin, Oddi; Fedele (69* Ipsaro), Tri cella, Odorizzi; Manuel I, Di Gennaro, Gibellini, Guidolin, Penzo. LAZIO: Moscatelli; Splnozxi (63' Pighin), Chlarenza; Mastropasqua, Pochesci, Sanguin; Vagheggi, Bigon, D'Amico, De Nadal, Badianl. Arbitro: Lo BeUo. Reti: 4' Penso, 11' Vagheggi, 41' D'Amico, 63* Guidolin (rigore), 70'Gibellini. ,