Roberts trionfa in Spagna davanti a Sheene di Giorgio Viglino

Roberts trionfa in Spagna davanti a Sheene Nel Gran Premio motociclistico di Madrid dominio incontrastato della nuova Yamaha «Ow 61» Roberts trionfa in Spagna davanti a Sheene Difficoltà di alimentazione per Uncini (terzo) - Buona difesa di Lucchinelli (quinto) nonostante il dolore al piede infortunato - Caduta di Nieto mentre stava rimontando DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MADRID — Doveva essere una corsa combattuta, una battuta, una bagarre dalla partenza all'arrivo e Invece eccoci qui a raccontare di un dominio assoluto di Kenny Roberts e della sua nuova Yamaha «Ow 61» che ottiene la prima vittoria alla seconda gara, ripetendo l'exploit del modello '81 (sigla «Ow 54») sempre per lo stesso manico californiano. C'è di più. Le Yamaha non erano favorite su questo trac¬ ciato, con le curve lentissime da prima che registravano un attimo di vuoto nella ripresa verso alti regimi di rotazione del motore, e hanno invece ottenuto anche il secondo posto con Barry Sheene, campione di regolarità e sempre secondo nei tre Gran Premi veri finora disputati. Roberts la vittoria se l'è conquistata con la sua guida eccezionale e anche con la fiducia nel nuovo mezzo confermata dopo la non esaltante prova di Salisburgo, ma il successo di marca è frutto più che altro dei guai altrui. Si è partiti con Freddie Spencer a far numeri subito in testa e subito a girare sotto gli l'32", malgrado il serbatoio pieno, le gomme fredde a la bagarre del via, solo che questo Spencer velocissimo deve imparare ancora che le corse finiscono dopo parecchio, non in capo a sette giri. Ventidue chilometri percorsi e rientro al boxes con la moto inservibile: giustificazione ufficiale guai all'accensione, voce di popolo motore arrosto. A quel punto Roberts si trovava solo in testa e continuava sul proprio ritmo elevato seguito da un Sheene sempre più al limite per tenere il contatto. Iin casa Suzuki i guai erano incominciati fin dal primo giro di ricognizione, per non dire dalla vigilia con le rinunce forzate di Ferrari e Reggiani. Mamola ha raccolto con la ruota posteriore un sassolino che si è infilato di precisione dentro a un carburatore, si è tentato di rimediare al volo senza identificare il guaio e dopo cinque girl con il motore che andava alternativamente a tre e quattro cilindri, il pilota ha rinunciato. Uncini partito leggermente attardato, appena si è sbrogliata la matassa del gruppo ha cominciato a rimontare, ma il ritorno è durato poco. Con le continue inclinazioni, con i sobbalzi, la benzina dal serbatoio principale è finita nello sfiato andando poi nel serbatoio di recupero e, quindi, in faccia al pilota. Ovvie per lui, a questo punto, le difficoltà di guida. In casa Honda Spencer fa storia a sé con la sua incapacità tattica, mentre Katayama ha ormai un passo da collaudatore, e Angel Nieto ha pagato con una caduta (contusione toracica e forse un'infrazione alla clavlcola destra) l'esaltante rimonta che stava compiendo ben oltre i propri limiti, se non altro di esperienza. Restava Lucchinelli con il suo piede sinistrato. Per qualche giro ha finto di dimenticarsi del male, poi ha cambiato la posizione del piede sulla pedana azionando la leva del cambio con l'alluce, finché la pelle si è mangiata, ha fatto una bolla presto scoppiata lasciando la carne viva. Dice a parte Lucchinelli d'aver pensato di ritirarsi ma credo che non sia vero perché con il carattere che si ritrova sarebbe capace di portare a spalle la moto oltre il traguardo. Soltando che, lontanissimi i primi, Marco non è riuscito a precedere nemmeno il terzo uomo Yamaha, quel Crosby di Agostini che si era intestardito a montare la ruota piccola da sedici pollici, mentre tanto Roberts quanto Sheene erano tornati per una volta a quella da 18 più adatta al tracciato. Un piccolo particolare in più per il successo, che né Suzuki né Honda avevano potuto prendere in considerazione perché i loro telai non ammettono ritorni all'antico. Ancora sfortuna per Graziano Rossi che ha fatto un dritto per evitare il suo omonimo finlandese eppoi è finito per terra al curvone in fondo del rettilineo. Per la Sanvenero di Fruiscili, che stava avviandosi ad un piazzamento tra il sesto e l'ottavo posto, rottura analoga a quella di Bianchi nella 125 ce. Giorgio Viglino Sheene e Roberis festeggiano il successo delle Yamaha (in alto); Lucchinelli, bravo anche se infortunato (in basso) ""««Hffl».!

Luoghi citati: Madrid, Salisburgo, Spagna