Rapallo vuole la sua casa da gioco

Rapallo vuole la sua casa da gioco «Se non rotterremo ci batteremo perché Sanremo chiuda» Rapallo vuole la sua casa da gioco RAPALLO — Il Comune esce allo scoperto: la giunta ha deciso di intraprendere ogni tipo di azione per ottenere l'apertura di un casinò. «Se non ci riusciremo — ha detto un consigliere — ci batteremo perché chiuda anche Sanremo dove là presunta "immoralità" sbandierata solo per il Golfo del Tigullio è addirittura doppia per quanto di intrallazzi e ruberie è accaduto ai tavoli da gioco della Riviera dei Fiori». Guerra aperta; dunque: nella recente riunione comunale è stato affermato che a suo tempo, con un'vero e proprio «colpo di mano» Sanremo ha potuto dare il via al gioco d'azzardo con una licen¬ pertura di un casinò per ogni regione ad interesse turistico: Rapallo si batte perché le licenze siano portate a due per ogni regione la cui economia si basa essenzialmente sul turismo. E aggiunge: «Se questo non sarà possibile, di batteremo peiché la "torta" venga divisa: sei mesi Sanremo e sei mesi noi». Nel Golfo del Tigullio non tutti sono d'accordo. Santa Margherita Ligure e Portofino sono sfavorevoli al casinò che porterebbe In Riviera «gente equivoca», interessi Illegali, persone che al tavoli da gioco riciclano danaro sporco. Sfavorevoli come sede, naturalmente, tutti d'accordo. Invece, che il casinò sia ria¬ za in origine rilasciata per Rapallo. E' al lavoro un comitato di esperti e rappresentanti comunali che ha promosso un convegno a Salice Terme per la fine di maggio. Scopo: sollecitare una nuova regolamentazione delle case Rapallo vanta inoltre un diritto storico: un primo casinò nella cittadina ligure fu aperto nel 1900 e funzionò senza interruzioni per 24 anni. Gli alleati ne consentirono la riapertura nel 1946 all'hotel Kursaal. I proventi furono altissimi, tanto da far progettare la costruzione di un sanatorio. Sei mesi dopo, la revoca della licenza. Secondo un progetto di legge, già presentato alla Camera, si ipotizza l'a¬ perto a Rapallo e che gli utili vengano distribuiti in tutti 1 centri del Golfo del Tigullio. E se ogni vostra Istanza venisse «bocciata»? «Sanremo non dovrebbe limitari alla distribuzione degli utili nella Riviera di Ponente, la 'pioggia" dovrebbe arrivare, anche nel Levante» dice un consigliere comunale. Dopo il convegno di Salice Terme (al quale parteciperanno rappresentanti di dodici comuni interessati al gioco d'azzardo) è prevista una marcia di protesta. «Non escludiamo in questa dreostanza l'occupazione delle sale da gioco sanremesi» è la minaccia che viene da Rapallo, g. c.

Persone citate: Ponente, Salice