La moglie disperata «Era buono, sincero»

La moglie disperata «Era buono, sincero» Da Monaco la corsa all'ospedale La moglie disperata «Era buono, sincero» DAL MOSTRO INVIA TO SPECIALE ZOLDER — Ieri doveva essere una giornata di festa in casa Villeneuve a Montecarlo. La signora Joanna aveva, per una volta, lasciato il marito partire da solo (lo seguiva sempre, in oltre cinque anni di FI. era rimasta assente al massimo in due-tre corse) in quanto doveva assistere alia Cresima della figlia Melanie. di otto anni. La bambina, assieme al fratellino Jacques, e stata tenuta per ora all'oscuro del drammatico incidente, ma non avendo visto rientrare il papa come di consueto la domenica sera, deve avere intuito che e successo qualcosa di grave. Joanna Villeneuve era stata avvertita immediatamente da Piccinini, tramite il presidente deil'A.C. di Monaco, Michel Boeri. Subito si era disposto l'allestimento di un volo con un Jet privato. L'aereo e atterrato a Bruxelles alle 17.25 di sabato e. dopo mezz'ora, la moglie di Villeneuve poteva vedere il manto esanime sul lettino dell'ospedale di Lovanio. Affranta, incredula, frastornata. Joanna ha sperato sino all'ultimo istante. Ha abbracciato Pamela Scheckter e Linda, la ragazza di Giacomelli. Ha chiesto a Christian Tortora, il giornalista canadese che seguiva Villeneuve sin da quando correva in motoslitta, di spiegargli cos'era successe*. -Ditemi — chiedeva la moglie di Villeneuve — cotti e potuta capitare una cosa simile. Spiegatemi quale maledetto incidente mi porta via il mio Gilles Erano sette anni che vivevo con l'incubo di una tragedia Ogni volta che ero a casa da sola sapevo che avrei potuto rum rivederlo più. Lo so, rischiava molto, ma era il suo carattere, una delle sue forze. Era genuino in corsa come nella vita, un w/mo che diceva sempre la verità e non mi nascondeva nulla*. ^Purtroppo sapevo — ha detto ancora Joanna Villeneuve — anche die un giorno 0 l'altro avrebbe potuto arrivare questo dramma Ora debbo pensare ai figli Sono molto piccoli e avranno bisogno di tutto il mio affetto per superare l'immensa perdita. I bambini erano molto legati a Gilles che era per loro come un fratello maggiore. Appena poteva, stava con Jacques e Melanie, giocava e si misurava nello sci ingaggiando con loro duelli, creando un clima di confidenza die i bambini dimostravano di apprezzare molto» c t.j,

Persone citate: Christian Tortora, Giacomelli, Joanna Villeneuve, Michel Boeri, Pamela Scheckter, Piccinini

Luoghi citati: Bruxelles, Monaco, Montecarlo, Villeneuve