«Nessun progetto di megalopoli...»

«Nessun progetto di megalopoli...» «Nessun progetto di megalopoli...» Novelli e Ballestrero ieri a Tg l'una Tra un reportage sulla sfinge d'Egitto e un'Intervista a Margot Hemingway, il notiziario del giorno e un'Intervista al segretario dell'Onu (condotta dalla moglie dell'ex ambasciatore Usa a Roma, Gardner) ieri «Tg l'una» ha Invitato a colloquio II sindaco Novelli e Il cardinale Ballestrero. Tema del mini dibattito frammentalo, I grandi problemi di Torino a II suo futuro. •Che cosa ò Torino per lei, questa città cosi difficile?», viene chiesto. •E' una grande città, che non fa eccezione a tutte le grandi città», risponde l'arcivescovo, ponendo II problema se queste siano a misura d'uomo. «E' la mia città — rlsponce a sua volta il sindaco — in cui sono nato e sempre vissuto, e con la quale ho un profondo legame». Poi Novelli cita Sofocle, «la città è gente». // moderatore passa al cardinale. E' vero, gli domanda, che I poveri di Bari sopportano meglio del poveri di Torino? Forse qualche anno fa, risponda calmo Ballestrero. •Soltanto aspetti negativi, o anche aspetti positivi nell'immigrazione torinese?». E II sindaco, ovvia/nenie, risponde che sì. ci sono anche aspetti positivi. ■ La palla torna all'arcivescovo. «Lo sa che Torino è le più magica città d'Italia?». Sempre pacato (torse attende che gli si chieda della disgregazione sociale o degli emarginati). Ballestrero risponde che il fenomeno non gli sembra più significativo che In altre città. «Perché questa fuga?» è la nuova domanda. E II cardinale spiega che la tuga, più che nel magico, è In tutti gli spazi di alienazione, come la droga. Lo sa, signor sindaco, che Torino ha il più alto numero di sistemi d'allarme e porte blindate? «Anche di cani», risponde Novelli. «Da guardia?» Incalza l'intervistatore. «Cani — taglia corro il sindaco — anche da compagnia». £ torse anche lui aspetta una domanda sulla crisi economica o I cassintegrati. Ma « Tg l'una» ha ormai «fotografato la dimensione della città», e può quindi passare ai miti, anzi a Milo. Sarà una megalopoli? «No, tutt'altro — risponde Novelli — il progetto di cui si è parlato con il sindaco di Milano è l'esatto opposto di una megalopoli». // moderatore si rivolge allora a Ballestrero. «Quale il futuro dell'uomo in una grande città? Si rovinerà nel tormento e nella disperazione?». // cardinale lo tranquillizza, gli risponde che l'uomo ce la farà. Infine le «riflessioni linali». «Chi è Agnelli?», si sente chiedere il sindaco che risponde: «E' il presidente di una importante società che ha avuto un peso considerevole nella storia della nostra città». L'ultima domanda all'arcivescovo: C'è ancora spazio alla speranza? E In che cosa? «La domanda mi stupisce — è la risposta — perché dove c'è l'uomo, là c'è sempre spazio alla speranza».