La cucina veneta alla riscossa

La cucina veneta alla riscossa Dovunque nascono iniziative per rilanciare le antiche tradizioni gastronomiche La cucina veneta alla riscossa La troppa fretta degli ultimi anni ha fatto proliferare le tavole calde e le «case del tramezzino» - Ora un'«associazione dei ristoratori» tende a rivalorizzare l'arte culinaria VENEZIA — La gastronomia veneta è in pieno rilancio. Dovunque sorgono iniziative per dare la meritata celebrità a una cucina, le cui tradizioni sono profondamente radicate in un'antica quanto gloriosa cultura popolare. Vengonoorganizzate manifestazionicreati nuovi sodalizi, come aPannvft.i1nvprprpnt.pmpnt.ostPadova, dove recentemente si è formata l'Associazione ristorantori padovani (ristoranti è un neologismo nato dall'unione delle parole ristoratore e ristorante).. Scopo dell'associazione è — come sottolinea la presidentessa Alessandra Gottardo Aprico — di promuovere e partecipare a manifestazioni tendenti a valorizzare la cucina padovana I «ristorantorl» padovaniin particolare, devono fare i conti con «le richieste in negativo della clientela» (gli studenti e i frettolosi uomind'affari, che hanno determi- nato il boom delle tavole calde e delle «case del tramezzino») e con «la carenza di una stimolante azione culturale e informativa». Azione che non è mancata, invece, alla provincia di Treviso, dove le iniziative promo- àònalf di alto lìvenó~contano al una tradizlone dl pa_ .. . _ ,. . più recchi anni. La più recente creazione, in questo senso, è la «Primavera gastronomica» dell'Associazione ristoratori -Cucina verde». Verona, dal canto suo, ha proposto, in occasione della recente rassegna vitivinicola «Vinitaly», un incontro con i migliori piatti tipici del Veneto, intitolato «Cucina della Serenissima» e organizzato dalla Confraternita enogastronomica delle antiche tradizioni veronesi. In sette serate, in un ristorante messo a disposizione dall'Ente fiera, ciascuna delle province vene¬ te ha offerto i propri piatti Una posizione un po' anomala è occupata, in questo quadro di «rinascita», da Venezia. L'Accademia italiana della cucina valorizza la gastronomia veneziana con visite di esperti a ristoranti e trattorie d'impronta tradizionale, spesso a conduzione familiare. Ma, per il resto, né il centro storico, né la terraferma, sinora, hanno avvertito l'esigenza di organizzare manifestazioni di rilievo. Ora, però, sembra che qualcosa si stia muovendo anche nel Veneziano: «Sono allo studio — come ha ricordato il neo presidente dell'Associazione italiana sommeliers, Dino Boscarato — incontri per addetti ai lavori che, nella veste di pranzi per un ristretto numero di specialisti, assumeranno la funzione di veri corsi di aggiornamento ». Venezia, inoltre, sarà pre¬ sente al Palio gastronomico delle quattro Repubbliche marinare che si terrà a Genova il 12 giugno, in concomitanza con il Palio marinaro. Il rilancio della gastronomia veneta non può non interessare anche l'Amministrazione regionale che — come osserva l'assessore all'Agricoltura, Cremonese — con una serie di programmi si propone di valorizzare i prodotti agricoli della regione: dai formaggi con marchio di tutela, come il grana padano e l'Asiago, ai prosciutti euganeo-berlcl. Le linee d'intervento per la migliore organizzazione promozionale e commerciale — secondo Cremonese — si basano, in particolare, sulla creazione di un'..immagine., che dev'essere unica ed allacciarsi all'idea del Veneto. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Alessandra Gottardo Aprico, Dino Boscarato, Gigi Bevilacqua

Luoghi citati: Genova, Treviso, Veneto, Venezia, Verona