La Stampa - Consultazione Archivio

Sull'Augusto è ancora polemica Argan: non doveva lasciare Roma Dopo l'incidente negli Usa al capolavoro vaticano Sull'Augusto è ancora polemica Argan: non doveva lasciare Roma ROMA — L'opera fondamentale dell'iconografia augustea, l'immagine •ufficiale» dell'imperatore romano, affidata ad un camionista distratto. Cosi 11 professor Giulio Carlo Argan ha sintetizzato quanto accaduto nel porto di New York alla celebre statua clic, insieme con altri capolavori, tra i quali il -San Girolamo- di Leonardo, è stata inviata negli Stati Uniti per essere esposta ih tre mostre itineranti a New York, Chicago, e San Francisco. -Sono stato sempre contrario — ha dichiarato — a questa spedizione in terra americana di opere della Pinacoteca e dei Musei Vaticani!considerandola pericolosa per l'incolumità delle opere e priva, soprattutto, di qualsiasi interesse culturale-. Argan ha quindi proseguito ricordando che dalla S. Sede erano state prese, alla vigilia della partenza, -tutte le necessarie precauzioni-, anche se, a giudizio dell'ex sindaco di Roma, durante questi trasporti «Di sono sempre elementi Imponderabili di rischio, come la distrazione del camionista ». Alla domanda, poi, se questo «incidente» può suonare come un campanello d'ailarmc per le future tournée, il professor Argan si è detto convinto che l'episodio -non servirà a niente- per evitare -future situazioni di pericoloalle opere d'arte che affrontano viaggi. -L'indifferenza — ha concluso — non del direttore generale dei musei pontifici, Carlo Pietrangelo ma delle autorità politiche vaticane rispondendo all'apprensione degli studiosi, è senz'altro un atteggiamento molto grave, perché qualsiasi organo }K>lltlco deve riconoscersi un qual¬ che obbligo verso opere che sono documenti insostituibili della cui tura mondiale-. Da New York, intanto, si precisa che è -in perfette condizioni- ed è già installata, al posto assegnatole, nel Metropolitan Museum, la preziosa statua romana. La nuova conferma, dopo le prime assi curazlonl del giorni scorsi, è venuta da Richard Piers, dell'ufficio relazioni pubbliche. Con l'avvicinarsi dell'aper tura, la rassegna sta suscitando sempre maggiore Interesse tra la stampa e il pubblico. -Probabilmente — scriveva l'altre giorno un quotidiano — sarà l'avvenimento newyorkese più impotante dell'83, o comunque tra i pri mi-. La mostra durerà dal 26 febbraio al 12 giugno; dopodiché passerà all'Art Institute di Chicago e a) The Young Memorial Museum di San Francisco.