Notale nei negozi: ha vinto la crisi aumento delle vendite solo per i libri

Notale nei negozi: ha vinto la crisi aumento delle vendite solo per i libri Forte calo nel settore abbigliamento, ma i «grandi nomi» non ne risentono Notale nei negozi: ha vinto la crisi aumento delle vendite solo per i libri La flessione tocca il 20% rispetto all'81 - Forse ha influito lo sciopero delle banche ROMA — -Il giornale del commercio e del turismo», settimanale della Confcommercio, in questo caso 6 una delle fonti più autorevoli. A chi si domanda come è andato il Natale 1982, come sono state spese le tredicesime già abbondantemente tassate, quanto e dove sono state consumate, ecco la risposta sulla prima pagina della rivista, uscita proprio ieri. «Le vendite di fine anno non sono decol-* late, come qualcuno sperava, nei giorni che precedono il Natale-. Le ragioni possono esser tra le più diverse, ma la conclusione del commerciante — in attesa del consuntivo di fine anno — non cambia: calo di acquisti e calo di vendite. «E'un segno dei tempi, è la dimostrazione — prosegue l'editoriale della Confcommercio — die anche l'economia dei consumi è investita dagli aspetti della crisi-. Il titolone, a tutta prima pagina, è un au-1 gurio di speranza per tutta la categoria, a pochi giorni dall'anno nuovo: -Chissà se andrà meglio nel 19H3-. Nel centro di Roma, un rapido sondaggio mostra che si lamentano soprattutto i negozi d'abbigliamento. Non tutti per la verità, ma quasi. I grandi nomi, le «firme» note, qui come all'estero, poco ne avrebbero risentito. Per nulla, invece, s: lagnano editori e librerie. Se l'abbigliamento perde in media un 20 per cento rispetto allo scor¬ so Natale, il libraio incrementa nella stessa misura. Attenzione, però: ciò non vuol dire che l'italiano legga maggiormente, o con più interesse. Via del Corso, strada conosciuta da tutti. Al numero 103 le vetrine del negozio -Marengo al Corso- — abbigliamento uomo e donna — son quasi pronte all'esposizione del cartello -saldi-. Daniele Semprebene, la direttrice, non si fa pregare. -Per noi un brutto Natale — dice subito — rispetto all'anno scorso una perdita secca, quantificabile in un 20 per cento-. I prezzi sono aumentati, ma la clientela è diminuita in percentuale superiore: «Questo è proprio un anno nero-. Anche gli altri negozi d'abbigliamento di via del Corso sono sulla medesima linea di pessisismo e scarsi aflari. Spiegazione: sono aumentati i prezzi, e di un buon 30 per cento. Ma non basta: i negozianti riferiscono che fino all'anno scorso, e per tutto il mese di dicembre, era tutto un via vai di gente. Per questo Natale, invece, il via vai si è notato appena tra il 20 ed il 24. Cinque giorni di lavoro pieno, in tutto il mese: non è stato sufficiente, a quanto dicono non è bastato per l'attivo. Gianni Battistoni, firma emergente dell'abbigliamento -Made in Italy- (con Ferragamo, Truissardi, Valentino e Versace si è assicurato l'esclusiva della vendita sui voli intercontinentali AUtalla), offre un'altra valutazione. Sostiene, ad esemplo, che il mercato di Natale inteso come grande spesa delle piccole tredicesime, oltre alle tasse è stato penalizzato dalla -concomitanza della scadenza del condono fiscale, dell'autotassazione, dello sciopero delle banche-. — Quindi il cittadino che vive di reddito da lavoro dipendente non ha avuto la possibilità di spendere secondo propri desiderio aspirazioni? -Credo di si — risponde Gianni Battistoni. E' vero che la crisi hainveslito tutti, ma 6 altrettanto vero che la spesa è stata, danneggiata da determinate circostanze-. Resta da aggiungere, per rimanere ai grandi nomi dell'abbigliamento, che loro non ne hanno risentito affatto: il mercato estero, in espansione, supplisce il calo interno. Largo Chigi, all'angolo di via del Corso e all'imbocco di via del Tritone, è monopolio della libreria Rizzoli, la preferita da deputati e senatori, primo fra tutti Giovanni Spadolini. Il direttore, Bruno Curti, sta tirando i conti e tira sospiri di entusiasmo. -Per noi è andata benissimo, un ottimo Natale. Grazie al Mundial vinto dal calciatori azzurri, llncremento della vai dita di libri sportivi è stato enonne. Ma tutti i testi, di qualunque tipo, hanno avuto un aumento pari al ZOpercenlo, nonostante la crescita dei prezzi-. Il rapido sondaggio si conclude, quindi, con il lamento del settore abbigliamento e la soddisfazione del settore ed! torla. Va aggiunto, comun que, l'unico campo che conti nua — come si dice — a tirare : ori e gioielleria. Dice Rober to Fanuele, uno dei più ricercati orafi di Roma: -Per noi è stato un Natale superiore alle aspettative e ti motivo forse esiste: l'oro va di pari passo con l'inflazione e chi acquista sa die non ne risente iti va lore». g. c.

Persone citate: Bruno Curti, Fanuele, Ferragamo, Gianni Battistoni, Giovanni Spadolini, Versace

Luoghi citati: Roma