Vilieneuve, un errore di guida

Vilieneuve, un errore di guida L'inchiesta della Fisa sulla morte del pilota canadese della Ferrari Vilieneuve, un errore di guida Nessuna resp nsabiiità di Mass e della scuderia italiana - Un amaro commento di Riccardo Patrese PARIGI — «Erro: e di guida» da parte di Gilles Vllleneuve: questa è la conclusione a cui è giunta la commissione d'inchiesta costituita dalla Federazione internazionale dello sport automobilistico (Fisa) dopo l'Incidente mortale di cui è rimasto vittima il pilota canadese della Ferrari l'B maggio scorso nel circuito di Zolder, nel corso delle prove ufficiali per il G. P.del Belgio di F.l. Le conclusioni della commissione sono state rese note con un comunicato che tra l'altro precisa: «A causare l'incidente è stato un errore di guida di Vllleneuve. Jochen Mass e stato completamente scagionato da ogni responsabilità». La commissione d'inchiesta — secondo quanto ha reso noto la Fisa — non ha inoltre trovato alcuna pecca nel sistemi di sicurezza della macchina di Vllleneuve e ha raccomr.-.dato misure immediate per ridurre i rischi causati dall'uso di gomme speciali nel corso delle prove e per 11 miglioramento delle norme di sicurezza generale. • Pironi ha provato ieri a Maranello le due Ferrari da inviare in Nord America e anche la 128 C 2 modificata. DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ADENAU — «E' ingiusto dare tutta la responsabilità dell'Incidente a Vllleneuve. A mio avviso non ci sono prove sufficienti per un giudizio del genere: per quanto si è potuto vedere e capire, c'è stata un'incomprensione tra il pilota canadese e Mass. Insomma, una fatalità per la quale è assai Incauto esprimere dei giudizi cosi pesanti. Certo che è facile dare delle sentenze quando qualcuno non si può difendere. Io ho passato del momenti molto difficili proprio per questo motivo e capisco benissimo l'intera que stlone». Riccardo Patrese commenta, a caldo, la notizia della conclusione dell'inchiesta della commissione tecnica della Fisa, a Parigi, sul tragico incidente di Zolder. il pilota padovana* recente vincitore del G.P. di Montecarlo, è fra i più qualificati per esprimere un'opinione su questa triste vicenda essendo stato accusato (e assolto con formula piena), dopo l'incidente mortale di Ronnie Peterson a Monza, di essere stato il maggiore responsabile per l'incidente sulla pista italiana. «Io — continua Patrese — non mi sarei comportato come Gilles. In queste occasioni dipende molto dal temperamento del pilota. Vllleneuve era un generoso, un uomo che non voleva mal essere secondo a nessuno. E probabilmente 11 suo temperamento lo ha portato a non valutare esattamente il sorpasso. Al suo posto, io avrei frenato e cercato di bloccarmi, senza pensare che quello era l'ultimo giro utile per fare un tempo di qualificazione con le gomme speciali. Ma questo è un pensiero soggettivo, e se dovessi mo interrogare dieci piloti avremo probabilmente dieci risposte differenti. E' vero che la traiettoria più veloce era sulla sinistra e che Mass, spostandosi a destra, ha cercato di agevolare la manovra di superamento. Quindi approvo il fatto che 11 pilota tedesco non sta stato Incolpato di nulla. Nello stesso tempo, però, dare tutta la responsabilità a Vllleneuve mi sembra almeno un po' esagerato. E' stata una fatalità. Se dovessi mo ripetere molte volte la stessa meccanica, probabil mente finirebbe sempre in una maniera diversa. Sono cose che purtroppo capitano nell'automobilismo». A chi gli ha fatto presente che la commissione d'inchiesta ha anche lanciato un appello per la sicurezza, il pilota padovano ha risposto con estrema onestà: «Questo è un altro discorso che va al di f uo a a e i u o n o r — i ri dell'incidente di Vllleneuve Il problema della sicurezza dev'essere trattato a tavolino e non sotto la spinta di un avvenimento tragico». «Ho saputo che, con tutta probabilità — ha concluso Patrese — si è trovato un accordo tra Ecclestone e gli altri costruttori per portare 11 peso delle macchine a 550 kg. Non voglio commentare questo, ma voglio soltanto dire che non m'Interessa. SI deve sol tanto cercare di fare delle macchine più sicure che non abbiano una velocità troppo alta in curva e che non costringano 1 piloti a guidare In maniera Innaturale, come succede ora». Cristiano Chiavegato Gilles Vllleneuve

Luoghi citati: Belgio, Maranello, Montecarlo, Monza, Nord America, Parigi