Per le roulette truccate di Sanremo 112 condanne a croupier e giocatori

Per le roulette truccate di Sanremo 112 condanne a croupier e giocatori La sentenza sullo scandalo del Casinò dopo due giorni di camera di Consiglio Per le roulette truccate di Sanremo 112 condanne a croupier e giocatori Le pene variano da pochi mesi a 8 anni - Sei assolti per «insufficienza di prove» - Il processo, cominciato 7 mesi fa, è durato 66 udienze -1 primi arresti nel gennaio '81, dopo centinaia di intercettazioni telefoniche DAL NOSTRO CORRISPONDENTE SANREMO — 11 processo per le vincite truccate al Casinò si è concluso con 112 condanne: l'insieme delle pene è di 334 anni e tre mesi di reclusione e 63 milioni e mezzo di multa (con variazioni da pochi mesi a otto anni), oltre al risarcimento dei danni. Il pubblico ministero. Rocco Blaiotta. aveva chiesto cinque, secoli di carcere e cento milioni di multa. Dei 118 imputati, accusati di furto pluriaggravato e associazione per delinquere, solo sei sono stati assolti per «insufficienza ■ di prove». La sentenza, 47 fogli protocollo scritti a mano, è stata letta ieri mattina, alle 11.15 al campo ippico del Solaro. 11 collegio giudicante (presidente Renato Viale, giudici a latere Rummo e Varalli) è rimasto in camera di consiglio per 49 ore (dalle 10 di mercoledì mattina). Si è chiuso cosi, dopo 66 udienze, il primo capitolo del più grande scandalo esploso a Sanremo negli ultimi trentanni, mll secondo capitolo — ha dichiarato l'avvocato Roberto Moroni. difensore di undici croupiers — lo scriveremo in Corte d'appello a Genova: al Solaro si sono puniti capri espiatori. Ci sono grosse zone d'ombra ancora da rimuovere». Tutto incominciò all'alba del 27 gennaio 1981 con una colossale operazione di polizia: circa 200 uomini, tra agenti di Ps e Guardia di finanza, guidati dal vicequestore Enzo Natale e dal sostituto procuratore Rocco Blaiotta, arrestarono cinquanta persone tra croupiers del Casinò, clienti disposti a «collaborare» e «capitesta», cioè coloro che reclutavano, soprattutto a Imperia, patiti dell'azzardo nclini ai furti al tavolo da gioco. Alla base dell'indagine c'erano mesi di pazienti indagini, pedinamenti, centinaia di intercettazioni telefoniche. Nelle settimane successive scattarono altri arresti, perquisizioni, controlli bancari. Sanremo per lungo tempo è stata come scossa da un terremoto. Il giudice istruttore, Domenico Burlo, nella sentenza di rinvio a giudizio, ha scritto che presumibilmente, negli ultimi dieci anni, da quando la gestione della casa da gioco era passata dal privati al Comune, sono stati sottratti alle casse circa cento miliardi di lire, attraverso vincite truccate, pagamenti di vincite inesistenti, doppio cambio, furto di fiches. Tutto sempre con la complicità di croupiers, giocatori, organismi di controllo. Il processo s'è iniziato 7 mesi fa. il 16 novembre 1981, con centododlci imputati a piede libero. Sei erano in carcere: Mario Canelti, Aldo Gambin, Roberto Manente, Renzo Mascello, Sergio Semeria e Paolo Trlnchcri. tutti croupiers. A differenza di molti altri, che una volta imprigionati si erano dichiarati «pentiti» e avevano confessato, loro avevano sempre rifiutato di par- lare, di collaborare. Solo alla vigilia di Natale, dopo 11 mesi di reclusione, a processo già avviato, hanno ottenuto la libertà provvisoria. •Secondo gli Investigatori, assieme ai «capitesta» Emilio Ramoino, Raffaele Risso (che avevano confessato), Piero Ravotti, Giuseppe Volpe e pochi altri, erano le «menti» del l'organizzazione. Ieri ad alcu ni di loro è toccata la condan na più pesante: a Canelti e Manente 8 anni di reclusione ciascuno, a Mascello 7 anni e 6 mesi, a Gambin 6 anni, a Trlncherl (ex sindacalista della Cgil) 6 anni e 4 mesi, al croupier Bruno Morri 6 anni e 4 mesi. I sei assolti per «insufficienza di prove» sono tre controllori comunali,-sorta di detectives incaricati dal Comune di impedire i furti (Giacomo Crespi, ex sindaco demo cristiano di Ceriàna, Pierino Colombi e Lorenzo Siccardi) e Écj^upters Viterie aqndòlift Marco. Rosa- efTfetro" Trevi NarT* *■ 9 ■ ** A uno'dei giocatori. Giancarlo Maccario di Imperia, la condanna più lieve: 6 mesi di reclusione e 120 mila lire di multa. II tribunale ha condannato gli imputati anche al risarcimento dei danni causati alla città di Sanremo e ai 65 Comuni della provincia di Impe ria, che si sono costituiti parte civile. Sanremo ha chiesto un indennizzo di un miliardo di lire. Roberto Basso Sanremo. I croupier del casinò fotografati nell'aula dietro agli avvocati, poco prima di conoscere il verdetto (Telcfoto Ansa)