Reagan proporrà di ridurre le truppe della Nato e del Patto di Varsavia

Reagan proporrà di ridurre le truppe della Nato e del Patto di Varsavia Il nuovo piano di pace del Presidente sarà annunciato durante la visita in Europa Reagan proporrà di ridurre le truppe della Nato e del Patto di Varsavia «Rispetteremo il Salt se Mosca farà altrettanto» - Contrasti con gli alleati per i crediti alPUrss DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE WASHINGTON — A cinque giorni dalla partenza per l'Europa, la casa Bianca ha; annunciato che nel discorso idi Reagan al Bundestag di Bonn il presidente pfópórfa un terzo piano di riduzione degli armamenti, oltre a quello degli euromissili e a quello delle anni strategiche. Reagan chiederà, che gli eserciti del Patto di Varsavia e della Nato vengano ridotti a 700 mila effettivi per parte, e le forze dell'aria a 200 mila. I Paesi comunisti dovrebbero perciò smobilitare 262 mila uomini, quelli occidentali 91 mila: nella maggioranza si tratterebbe di truppe sovietiche e americane. Il nuovo piano di Reagan è diretto ad accelerare i negoziati di Vienna sulla riduzione equilibrata delle forze convenzionali in corso dal '73, e si ispira a un analogo piano accantonato dall'Alleanza Atlantica nel '75. La Casa Bianca ha anche dichiarato che prima del viaggio in Europa il presidente svelerà alcuni particolari della sua corrispondenza con Breznev sulla riduzione delle armi strategiche (avrebbe già risposto all'ultima lettera del leader sovietico). Tra l'altro, Reagan assicurerà che gli Stati Uniti, pur senza ratificarlo, rispetteranno il trattato Salt 2. firmato da Carter nel giugno del '79, finché l'Unione Sovietica farà altrettanto. Sarà la prima volta». ci ha detto un alto funzionario della Casa Bianca, «che un presidente americano assumerà di fronte agli alleati europei una triplice iniziativa di disarmo, coraggiosa e completa come quella dell'opzione zero, del taglio del 30 per cento dei missili intercontinentali, e del livellamento delle truppe della Nato e del Patto di Varsavia». In un'intervista alla stampa europea, il presidente ha sottolineato, in un indiretto riferimento ai suoi progetti, che gli Stati Uniti non richiameranno unilateralmente le loro forze dall'Europa. Reagan ha anche espresso la propria soddisfazione per la cruciale scelta politica compiuta dall'Alleanza con gli euromissili senza cui, ha detto, sarebbe stato impossibile indurre l'Urss a negoziare a Ginevra. «Non condivido — ha affermato — le critiche del Congresso agli europei: negli ultimi anni essi hanno rafforzato le loro difese più oculatamen te di noi». Il presidente infine ha definito l'Europa «la pri ma linea degli Stati Uniti». Il «battage» diplomatico che precede il viaggio del presidente Usa conferma la svolta storica da lui compiuta col discorso dell'Università di Eureka. Dopo tre anni, per la prima volta appunto dalla firma del Salt 2, la superpotenza rilancia il dialogo con l'Urss. Ma lo fa con tre precisazioni. La prima è che il dialogo deve poggiare sul rafforzamento militare della Nato. La seconda è che si svolgerà in un ambito limitato — per ora il disarmo.-^, firjqh'd.non saranno risolti problènii'gravissimì éomé.quejìlp.della polonio, e 'dell'Afghanistan.'La terza è che i rapporti economici con i sovietici dovranno essere impo¬ stati su basi più realistiche, non sul finanziamento o sul sussidio del loro establis^ne^tmjHtarejeJnjdufitriaiej tp à Bonn. 1 Europa devc^pcr.-. tanto aspettarsi * d'a'Reàgan richieste precise in nome del-, la distensione. Innanzitutto di rafforzare le difese convenzionali in vista delle trattative di Vienna, •■.anclic se nessuno indicher&ffl^Wtper^niug;; ti», ci hanno ...fretto .alla"Casa Bianca.' in.secondo lijjxgbJ^ ribadire" l'ùhilaatiàhticà sulta riduzione delle forze di teatro e strategiche, sulla .crisi, polacca ed afghana e via di seguito. Per ultimo, di limitare 1 crediti all'Urss, che a parere americano vengono parzialmente dirottati verso gli armamenti. A questo proposito gli strumenti suggeriti', sono l'abbandono degli interessi agevolati e il loro allineamento a quelli del mercato^ nonché l'abolizione dei sussidi all'esportazione. Su questo punto, «modesti contrasti», come dicono alla Casa Bianca, appaiono inevitabili. Reagan ne è talmente consapevole che per esercitare pressioni efficaci, si tiene pronto a revocare le licenze americane per le attrezzature del gasdotto siberiano. Il sottosegretario di Slato,' BUckley, è attualmente in Europa per appianare le divergenze. «Mteniamo ' un accordo possibile», dicono alla Casa Bianca. • «•■ '• La visita di Reagan in Europa è resa ancora più simbolica dalla crisi delle Falkland. Nel momento in cui'rischiano la rottura con l'Argentina- e con altri Paesi latinóramericani, gli Stati Uniti .trovano necessario riaffermare gli impegni atlantici. E' la dimostrazione più chiara dèi «diritto di precedenza» che l'Europa possiede agli occhl'iiinericani. -co.

Persone citate: Breznev, Buckley, Reagan