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A fine settimana dal Senato il sì definitivo alla legge
A fine settimana dal Senato il sì definitivo alla legge A fine settimana dal Senato il sì definitivo alla legge ROMA — Il Senato vuol farla finita con le liquidazioni entro sabato, massimo domenica, anche per dare un margine di tempo più ampio alla Cassazione che dovrà giudicare se la nuova legge, approvata martedì scorso dalla Camera, è idonea ad annullare il referendum del 13 giugno. Ma, per rispettare questo ruolino di marcia, Spadolini si vedrà probabilmente costretto a chiedere di nuovo la fiducia «tecnica» su tutti e cinque gli articoli del provvedimento. Si ripeterà, in sostanza, lo spettacolo offerto alla Camera: seduta-fiume ed aula di Palazzo Madama bloccata, per qualche giorno, da sterili esercitazioni oratorie. Con la fiducia, infatti, non è possibile apportare alcuna modifica. Del resto, la procedura è apparsa ai più inevitabile, quando ieri si è saputo che i missini, insistendo nella loro battaglia ostruzionistica, presenteranno 700 emendamenti, che, se votati, porterebbero il dibattito ben oltre il 13 giugno. Il presidente dei senatori missini, CrollaIanza, ha affermato che il suo partito non è disposto a «subire prevaricazioni di sorta-. Sono pronti a fare fuoco e fiamme anche i due senatori radicali, mentre i comunisti si limiteranno a presentare alcune proposte dt modifica che la fiducia farà automatica¬ mente cadere. Il provvedimento e stato ieri esaminato fino a tarda notte dalla commissione Lavoro di Palazzo Madama e dovrebbe arrivare In aula nella stessa giornata di oggi. L'eventuale richiesta della fiducia è prevista a chiusura della discussione generale. Da Palazzo Chigi si ribadisce che la nuova legge eviterà i «devastanti contraccolpi» sullit nostra economia che potrebbe provocare il referendum. Secondo i calcoli del governo, una vittoria dei «si» costringerebbe le imprese private ad un accantonamento di 25 mila miliardi, «proprio nel momento in cui è in atto uno sforzo per il contenimento del costo del lavoro». Positivo anche il giudizio dei sindacati. Si fanno intanto i primi confronti sul vecchio e nuovo sistema per il calcolo delle liquidazioni. Uno studio elaborato da un gruppo di tecnici del Crei (Centro ricerche di economia e lavoro) stima che 11 nuovo sistema favorisca i lavoratori dipendenti con stipendi medio-bassi, mentre penalizza quelli con retribuzioni mensili superiori ai 4 milioni di lire. Inoltre, i vantaggi del nuovo sistema diminuiscono ad un certo punto (intorno agli otto anni) man mano che aumenta l'anzianità aziendale. E' probabile, però, che altri documenti seguiranno a questo. e. P-
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