Piemonte Sud-Est nuova Università a Vercelli-Novara

Piemonte Sud-Est nuova Università a Vercelli-Novara Una proposta al Parlamento Piemonte Sud-Est nuova Università a Vercelli-Novara Della seconda università del Piemonte si parla io tempo. Ma anche i progetti presentati più volte dalla Regione sono rimati sulla carta. Ci sono i corsi di Medicina a Vercelli, ma non si è andati oltre. Cosi lunedi mattina il deputato piemontese on. Qandolfi, repubblicano, ha presentato alla Camera un progetto di leg^e per un'Università nel Piemonte orientale «che—dice — ritengo coerente con il d segno di programmazione ragionale impostato, se ben ricordo, nel 75-76». Ma la decisione di presentare questa proposta — che comunque dovrà seguire il normale percorso parlamentare, quindi potrà diventare legge tra qualche anno, se tutto andrà bene — è il fatto che «nei giorni scorsi il Senato lia approvato un progetto di legge che istituisce otto nuove Università statali e statizza quindici facoltà convenzionate». Ciò allo scopo di dettar norme in materia di sedi universitarie e per far fronte ad alcune situazioni particolari; rimane però il fatto, dice il deputato, che «il Senato si sostituisce al governo cui il decreto 382 affidava il compito di proporre un piano biennale transitorio '80-81 e un piano quadriennale per V82-85». E cosi, sostituendosi al governo, il Senato «propone una sanatoria del passato, facendo diventare statale tutto quello che si è sviluppato da quindici anni a questa parte per iniziativa degli Enti locali in maniera quasi sempre disordinata e campanilistica: Verona, Brescia, Trento, due università con quattro sedi in Abruzzo, ■ Campobasso, Ancona, Reggio Calabria». Il Piemonte, naturalmente, sta a guardare, con un'Università che con 50 mila iscritti è sovraffollata e un Politecnico che ne ha dodicimila «Troppi per poter considerare secondario o rinviabile il problema del decentramento». E cosi ecco la proposta di una nuova sede universitaria a Vercelli, dove già funzionano i corsi di medicina. La scel ta è motivata: dalla posizione baricentrlca di Vercelli ri spetto a Torino, dalla tradizione culturale dell» bitta, già sedè"- universitaria, dàll'ésir: genia di darle un ruolo nel terziario superiore «essendo uria delle città piemontesi più bisognose di stimolo e rilancio». Vercelli come sede principale con facoltà di medicina, agraria, scienze, lettere a indirizzo moderno (tecniche di comunicazione, cinema, teatro); e decentramento a No vara (20 chilometri) di inge¬ gneria e economia e commercio. Ma sul tema del decentramento le possibilità sono numerose. Alessandria ha un forte potenziale economico e dt>. tempo si pone come sede di còrsi di specializzazione a indirizzo scientifico e tecnologico; Ivrea che ha la più grossa concentrazione di ricerca nel settore dell'informatica potrebbe essere sede di laurea per ingegnerie, elettronica e informatica; Biella per ingegneria tessile. Un disegno troppo grande? «Una nuova università per il Piemonte è un importante tassello per lo svilup]ìo di un'area che abl roccia varie province. Non possiamo, dopo aver atteso dieci anni, restare inerti davanti a proposte die bloccano per altri dieci anni ogni possibile sviluppo». Domenico Garbarino

Persone citate: Domenico Garbarino