Le acqueforti inedite di Campigli per le estatiche amanti di Calvino

Le acqueforti inedite di Campigli per le estatiche amanti di Calvino Le acqueforti inedite di Campigli per le estatiche amanti di Calvino Con una formula che, soprattutto fra le due ultime guerre, ha già Incontrato il favore degli scrittori e degli artisti coinvolti da analoghe Iniziative, gli editori Salamon e Tonini (Torino-Roma) hanno dato vita ad una nuova collana di libri per bibliofili. Il suo stesso nome, Paralleli, è programmatico. I testi letterari vi si accompagneranno con le incisioni originali di un artista, dando loro il valore d'una reciproca relnterpretazlone. Ad inaugurare la collana sono stati i racconti di Italo Calvino Le memorie di Casanova: due volumi nei quali l'Ironico spirito stendhaliano dello scrittore, quasi spinto dal suo costante interesse per 11 mondo settecentesco, sembra ritrovare l'incalzante concretezza narrativa già cara all'avventuriero veneziano, proprio a fronte delle dieci inedite acqueforti di Massimo Campigli (1895-1971). Questi le aveva eseguite, a volte con riprese ad acquatinta, dal 1965 al '68 nella stamperia romana di Renzo Romero. cój proposito di dar loro nel tempo una destinazione: ciò che per la maggior parte di esse non potè poi avvenire per la scomparsa dell'artista. Rilevate in seguito dal Salamon, le matrici hanno finalmente trovato il loro approdo in questa nuova iniziativa editoriale, e sono state quindi impresse, sotto il personale controllo del figlio di Campigli, Nicola, con i torchi della Stamperìa Belardelli di Milano: In quattrocentocinquanta esemplari (di cui 125 segnati con cifre romane e 25 con lettere dell'alfabeto) su carta Mulino del Gallo ^appositamente fabbricata. y Felice appare subito il contrappunto tra 11 mito in cui si direbbe vivano le estatiche in terpretl di Campigli e i racconti, in fondo atemporali, di Calvino. In Campigli, la vasta progenie delle sue immagini femminili non ha fatto che modulare nel modi più diversi un archetipo che l'artista ha elaborato nello stesso arcaismo delle sue etrusche ascen denze. Calvino quasi maliziosamente ha saputo invece dar spessore esistenziale alla se rie dei suol racconti, evocati do accanto ad ogni loro prota gonista — Cete, Irma, Tullia Fulvia, Sofia — una specie di controfigura che insorge (ri cordo d'un amore precedente o d'un possibile amore futuro, o ancora come un ritorno a distanza di vent'anni) la sciando che sempre più labili si facciano 1 contorni delle sue figure. Finché dall'incontro con Sofia, l'ultima. Casanova esce smarrito, con quella donna che «riesce a sfuggirgli come se non l'avesse mai avuta»: sino ad esser costretto a pensarla come un'incerta immagine della propria fantasia. an. dra.

Luoghi citati: Milano, Roma, Sofia, Torino