Il cinema italiano torna best-seller
Il cinema italiano torna best-seller Nuovi mercati per il film d'autore Il cinema italiano torna best-seller CANNES — «Per 120 milioni abbiamo venduto La vela incantata di Mingozzi ai tedeschi. Per 150 milioni abbiamo venduto La notte di San Lorenzo dei Taviani alla United Artists Classics. L'abbiamo venduto anche ai giapponesi. Con 1 giapponesi stiamo perfezionando pure la vendita di Identificazione di una donna di Antonioni (già venduto in tutta Europa, in Argentina, in Brasile) e di Oltre la porta, il nuovo film della Cavani. Abbiamo venduto Quartetto Basileus di Fabio Carpi in Francia, Germania, Scandinavia. Cammina cammina di Olmi, Nostalgia di Tarkowsky, Gli occhi, la bocca di Bellocchio 11 abbiamo pre-vendutl a tutti, benissimo soprattutto sul mercato europeo. I grandi autori si pre-vendono al 60 per cento già sulla carta, a riprese appena iniziate oppure imminenti». Allora, il cinema italiano d'autore va? I signori Proletti, Breccia e Cifola, che lavorano al Festival di Cannes per conto della Sacis, società commerciale della Rai-Tv, informano che il mercato estero dei film italiani è cambiato. Alcuni mercati si sono chiusi:•L'Argentina, che era per noi un mercato molto importante, è quasi completamente caduto. Honduras, Nicaragua e Guatemala sono bloccati da tre anni. Resta soltanto Cuba». Altri mercati si sono aperti: «Per esempio l'Angola, il Mozambico. Ma nei Paesi terzi o latino-americani molto dipende dalle situazioni politiche del momento». I due mercati più importanti che si aprono al nostro cinema d'autore sono quello del Giappone e, soprattutto, quello sinora quasi impraticabile degli Stati Uniti. Cos'è successo? «Alcune tra le maggiori società di distribuzione americane (United Artists, Columbia, Fox) hanno formato o stanno formando società consociate o divisioni speciali destinate alla diffusione anche in cassette dei film meno commerciali nel particolare i circuito detto non theatrical: costituito da università, scuole, ospedali, club, varie istituzioni culturali. Si sono accorte che, mentre i costi dei film americani diventano sempre più alti, troppo alti per alimentare questo circuito culturale, certi film giudicati difficili come Prova d'orchestra di Fellini o Padre padrone dei Taviani hanno avuto esito commerciale anche molto buono: L'albero degli zoccoli di Olmi ha fatto un milione di dollari». l.t. -
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