L'avanguardia del jazz arriva a Bologna

L'avanguardia del jazz arriva a Bologna Dal 28 maggio al 2 luglio una importante rassegna che si estende anche a Reggio Emilia L'avanguardia del jazz arriva a Bologna Grandi nomi americani ed europei, da Don Cherry (free presessantottesco) a Rava, a Wheeler - Evans dirige l'orchestra Rai BOLOGNA — Anche quest'anno il jazz che passa per l'Emilia assume i colori dell'avanguardia o comunque fell'attualità secondo una consuetudine che ormai possiamo definire, senza ironia, tradizione. Il cartellone della rassegna organizzata — come sempre — dall'Arci e dagli enti comunali di Bologna e di Reggio Emilia, ripropone infatti anche quest'anno (dal 28 maggio al 2 luglio) un imponente programma dove convivono i bei nomi dell'ala avanzata di un jazz americano ed europeo. Una selezione oculata informa il festival che, lungi dal subire il gratificante richiamo di un riflusso boppistico, intende dare tuttavia (o finalmente) una fisionomia ufficiale a un settore dove gli innovatori e i piromani vivono allo stretto la medesima avventura. Sono state dunque operate scelte precise e per evitare il rischio di canonizzare l'avanguardia e con il chiaro intento di circoscrivere una realtà creativa pericolosamente Inflazionata. Da un free presassahtottesco, natone! loft di un underground newyorkese, arrivano Don Cherry, Steve Lacy, Ro- swell Rudd, Ed Blackwell e Charlie Haden. L'Europa è rappresentata da Enrico Rava e da Kenny Wheeler, enr trambl trombettisti, entrambi leader e autori per una ricerca formale autonoma. Pertinente la presenza del gruppo diretto dal batterista afroamericano Jack De Johnette, assai attivo anche in Europa nell'orbita di un jazz costruito fuori da schemi e convenzioni. Sorprende — ma non troppo — la presenza di un Lee Konitz, un poeta del «cool jazz» che ha perso col passare degli anni l'r.bitudlne di dimenticare il suo sassofono nel frigorifero. Konitz apparirà In Emilia accanto al pianista! Michel Petrucciani, recente rivelazione, asso nella manica del jazz europeo. Enrico Rava suonerà nella consueta formazione (Urbani,' D'Andrea, Di Castri, Romano), Weeler porterà con sé una sorta di «ali stars. britanniche dove fanno spicco i nomi di Stan Sulzmann, Gordon Beck, Ron Mathewson e Tony Oxley. Wheeler è tra le personalità di maggior spicco tra gli europei. Lo ascoltammo recentemente a Torino nella formazione che fiancheggiava 11 batterista americano Paul Motian: autore di gran parte del temi eseguiti, Wheeler impone una personalità di squisito ricercatore1 nelle liriche composizioni e abbaglia l'ascoltatore per la sicurezza con cui esprime sul proprio strumento un discorso coerente, lucido. Ancora un nome altisonante, per concludere. Gli Evans (l'autore delle più belle pagine orchestrali del repertorio davlsiano) dirigerà l'orchestra della Rai alla quale si uniranno quali solisti Lee Konitz, Enrico Rava, Giovanni Tommaso e Bruce Ditmas. Franco Mondin!

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Europa, Reggio Emilia, Torino