Detenuto di 18 anni muore nel sonno Il padre: «Dovranno dirmi perché»

Detenuto di 18 anni muore nel sonno Il padre: «Dovranno dirmi perché» Si era messo a letto dicendo ai compagni di cella: «Schiaccio un pisolino» Detenuto di 18 anni muore nel sonno Il padre: «Dovranno dirmi perché» «Non era malato, aveva il cuore forte», afferma l'uomo - Il giovane, Vincenzo Masotina, conosciuto come Formaggino, era in carcere per tentata rapina - Trovate tracce di barbiturici Si chiamava Vincenzo Masotina, 18 anni, via Palazzo di Città 21, ma era più conosciuto come «Formaggino». Dietro di sé aveva un passato turbolento, accattonaggio, piccoli furti, droga. E' morto domenica sera in una cella delle Nuove, senza che nessuno si accorgesse di nulla. Una morte misteriosa, sulle cause della quale per il momento si sa poco. L'aule osia potrà forse chiarirle. Il giovane si trovava in carcere per una tentata rapina compiuta il 12 dicembre dell'anno scorso al danni del commerciante Silvano Cornetto, 47 anni, via Mercanti. Doveva scontare 2 anni e era in attesa del processo d'appello. Con lui c'erano In cella tre detenuti. Domenica pomerìggio ha detto agli amici: «Stagliatemi alle 20,45, mi faccio un pisolino». Ma è passato dal sonno alla morte senza che nessuno se ne accorgesse. Quando hanno cercato di svegliarlo,, non ha risposto. E' stato portato a braccia nell'Infermeria del carcere, ma «Formaggino» era già morto, forse da mezz'ora. Poi la salma è stata trasferita alla Medicina legale. Ieri mattina 11 prof. Balma Bollone ha compiuto l'auto- psla. Pare che il giovane ultimamente soffrisse di scompensi cardiocircolatori. Una cosa è certa, comunque: ha ingoiato pastiglie. Barbiturici? In che quantità? Il perito legale riferirà al magistrato. Comunque sembra che sul corpo del giovane non ci fos¬ sero tracce di violenza. Al sesto plano di via Palazzo di Città 21 Gaetano Masotina, 62 anni ferroviere, si pone molte domande sulla morte del figlio. "Chiederò una perizia legale di parte — afferma —, voglio sapere di che cosa è morto. Mio figlio non era malato, ansi. Purtroppo era tossicodipendente. Già due volte aveva rischiato di morire: una volta lo avevano ricoverato all'Astanteria Martini, poi al Mauriziano, sempre per overdose. I medici mi avevano detto che si era salvato perché aveva il cuore forte. Probabilmente in carcere si è drogato. Non aveva motivi per uccidersi con pastiglie di barbiturici. Io speravo che in prigione si ravvedesse». Aggiunge Elisabetta Ricchitelll, cognata di «Formaggino»: «Giovedì scorso l'ho visto in carcere. Aveva dei buchi sulle braccia. Mi ha detto che gli avevano prelevato più volte il sangue. La cosa mi era parsa strana». DI Vincenzo Masotina più volte si erano occupate le cronache. Da bambino — con i fratelli — venne fermato in centro mentre chiedeva l'elemosina per 11 padre incappato in una disavventura giudiziaria. L'anno scorso era scappato dal Ferrante A porti, ma il genitore l'aveva riaccompagnato: "Cosi capirà che deve comportarsi bene». Già una tragedia aveva colpito 1 Masotina tre anni fa. Un altro figlio. Michele, 17 anni, venne ucciso da un agente con due rivoltellate. Michele con due amici stava armeggiando vicino a una vespa presso una banca di Corso Grosseto. Intervenne una guardia giurata, i tre scappa rono. Un agente di polizia che transitava in quel momento convinto che ci fosse stata una rapina freddò Michele. Vincenzo Masotina • D padre Gaetano: «Diteci la verità»

Persone citate: Balma Bollone, Elisabetta Ricchitelll, Gaetano Masotina, Masotina, Vincenzo Masotina