Anche cinque sindacalisti accusati con i 70 pastini

Anche cinque sindacalisti accusati con i 70 pastini Inchiesta della Procura per interruzione di servizio Anche cinque sindacalisti accusati con i 70 pastini I tre segretari provinciali e due delegati, convocati dal magistrato, si rifiutano di rispondere - «Una comune vertenza contrattuale» Settanta portalettere, tre segretari dei sindacati provinciali delle poste e due delegati di settore sono accusati di interruzione di pubblico servizio. Nel periodo che va dal marzo scorso alla prima decade di maggio, il rifiuto dei portalettere del decentramento di corso Racconigi di consegnare tutta la corrispondenza non epistolare (pacchi, giornali, riviste, ecc.) ha provocato non pochi disagi agli utenti del servizio. La giacenza di posta inevasa è arrivata a toccare le 17 tonnellate, con notevole disagio per chi attendeva la rivista o 11 giornale a cui è abbonato, o magari un pacco spedito da un lontano parente. Tutto è finito pochi giorni or sono, quando centinaia di persone ai sono viste recapitare l'arretrato, da febbraio al primi giorni di maggio, con la soddisfazione che si può facilmente Immaginare. Un rapporto dell'Escopost sulla grave situazione venutasi a creare nel decentramento postale di corso Racconigi ha messi In moto la macchina giudiziaria. Il sostituto procuratore della Repubblica Rlnaudo, che dirige l'inchiesta, ha Inviato settanta comunicazioni giudiziarie ad altrettanti portalettere e gli ordini di comparizione a cinque persone: 11 segretario provinciale Clsl Angelo Agricola, 42 anni. In servizio presso le ferrovie di via Nizza, Vito Colletti. 44 anni, della UH, dipendente dal decentramento postale di strada Altessano 74, Domenico Vesclo, 44 anni, della Cgll, che lavora all'eco nomato di via Alfieri 10; 1 due delegati sindacali Umberto Ardlnl, 43 anni e Fedele Dell'Aquila. 45 anni, entrambi in servizio al decentramento di corso Racconigi. I cinque, accompagnati dai loro difensori (un collegio di legali con gli avvocati Papa, Costanzo, Ciani, Speranza, D'Amico, Falletti. Pozza, difende anche 170 portalettere), sono comparsi davanti al magistrato per essere Interrogati, ma si sono rifiutati di rispondere. I legali hanno preannunclato una memoria difensiva. La competenza della Procura sull'Inchiesta, in un pri- mo tempo affidata al pretore, deriva dal fatto che la pena prevista per il reato di Interruzione di pubblico servizio (fino a due anni di reclusione) è aumentata fino ad un massimo di 5 anni per 1 capi e gli organizzatori del reato, che 11 magistrato ha identificato nel tre segretari provinciali e nel due delegati sindacali. Secondo l'accusa, la forma di lotta scelta dal settanta portalettere del decentramento di corso Racconigi non si può far rientrare nel diritto di sciopero. Normalmente la corrispondenza epistolare viene Inserita dal postino nella sua borsa e recapitata all'Indirizzo. Tutta l'altra corrispondenza, pacchi, giornali, riviste, è distribuita con 'appoggi di corrispondenza». Il materiale viene caricato su furgoni e depositato in punti determinati, scelti d'accordo con 1 portalettere, che, una volta esaurita la corrispondenza epistolare, passano a ritirare 11 resto per consegnarlo. A partire dallo scorso marzo 1 portalettere che hanno ricevuto la comunicazione giudiziaria si sono rifiutati di svolgere questa parte del loro lavoro, accumulando una giacenza di 17 tonnellate di posta. In merito all'Inchiesta, il sindacalista della Cisl, Romagnoli, ha dichiarato: «£' assurdo che una vertenza contrattuale che trae origine dal mancato rispetto di precedenti accordi, finisca davanti al magistrato. Una direzione incapace di affrontare i problemi sa dare soltanto una risposta: la denuncia alla magistratura». c<cer<