E' difficile ottenere prestiti e si pagano sempre di più

E' difficile ottenere prestiti e si pagano sempre di più E' difficile ottenere prestiti e si pagano sempre di più Qualche giorno fa 1 ministri dell'Agricoltura e del Tesoro, avvalendosi della facoltà, finora mal utilizzata, di fissare la misura minima degli interessi a carico del beneficiario di un prestito hanno aumentato, in media del 2%, i tassi del credito agrario. Il denaro sarà dunque più caro per gli agricoltori. Le tempeste finanziarie non risparmiano il mondo rurale e quello del credito si presenta sempre più come uno dei problemi di carattere finanziarlo da risolvere per dare respiro alla nostra cosi travagliata agricoltura. Esiste una legge, quella del 1928, via via adattata, modificata ed adeguata con una miriade di provvedimenti, che oggi, a più di 50 anni di distanza, non è facile applicare. Qual è la situazione del ere dito agrario in Italia? Perché la riforma che dovrebbe ren derlo più moderno ed agile tarda a venire? Abbiamo ri volto queste domande a tecnici e personaggi chiave di alcune grandi banche. •Dai primi dati resi noti dall'Ima (Istituto Nazionale di Economia Agraria) sull'ari damento del credito agrario del 1981 — dice l'on. Emanue la Savio, presidente del Federagrarlo piemontese e della Cassa di Risparmio di Torino — emerge che, sul piano nazionale, vi è stato un incremento per il credito d'esercizio del 19,5% a fronte del 25,5% dell'anno precedente. In sostanza il volume degli inve stimenti è rimasto pressoché stazionario in termini reali, se si considerano gli indici d'inflazione che hanno carattere zatoill981». •Per quanto riguarda il credito di miglioramento l'incremento nello stesso periodo è stato del 20,8% contro il 22,9 dell'anno precedente. E'emersa quindi una tendenza ad investire in strutture leggermente superiore a quella connessa alle forme di esercizio che, in genere, riguardano la dotazione di scorte e il finanziamento delle spese di conduzione aziendale. •A proposito della riforma del credito agrario — aggiunge l'on. Savio — la Commis sione parlamentare sta ultimando l'elaborazione di un nuovo progetto di revisione della legislazione di.base; in esso sono contenuti gli aspetti più significativi dei progetti di legge del ministro Marcora e del Cneh. Per l'Istituto Bancario San Paolo di Torino risponde Al f onso Jozzo, capo del servizio Studi e Pianificazione: -L'agricoltura italiana continua ad utilizzare il credito in misura minore della sua quota di valore aggiunto nel sistema economico, nonostante sia chiamata a continui sforzi per adeguarsi alla competitività delle altre agricolture europee. Questa è una situazione che si protrae da tempo e non può non preoccupare 'a codu ta tendenziale del tasso dinvestimento nel settore prima rio. •Il comportamento finan ziario degli imprenditori agri coli, come ha messo in luce un'indagine svolta dal nostro Istituto, è ancora improntato ad una scarsa familiarità con la banca ed i suoi servizi. Accedere al credito è ancora troppo spesso solo un'integrazione delle proprie capacità di autofinanziamento più che una esigenza di ampliamento delle proprie capacità produttive in un continuo confronto con il mercato. In questo senso il contributo che il sistema creditizio può assicurare è rotevole. E' vero d'altro canto che a fianco di questa realtà si assiste ad una continua crescita dei settori più avanzati (trasformazione, commercializzazione, cooperazione) già da tempo avviati ad un adeguato e sistematico utilizzo dei servizi bancari. •In questo quadro — sottolinea 11 dott. Jozzo — è evidente la necessità di riprendere il dibattito sulla forma del credito agrario. Le ultime proposte fatte in sede parlamentare sembrano andare nel verso giusto, ma penso sia opportuno approfittare di questa occasione per giungere ad un maggior ampliamento della concorrenzialità ponendo gli istituti di credito su un piano di tendenziale parità operativa, superando gli attuali vincoli di specializzazione*. Dalla sede centrale della Banca Nazionale dell'Agri coltura, a Roma, 11 capo del Servizio Credito agrario, Vincenzo Fatini, sostiene che «// credito agrario agevolato è insufficiente, mentre l'agricoltura italiana ha bisogno effettivo di questo tipo di sostegno. Vi sono però molte iniziative di banche per favorire gli agricoltori con tassi più bassi; la Bna ha posto anche quest'anno un plafond di 25 miliardi per la concessione di prestiti agrari di esercizio che non siano assistiti da agevolazioni pubbliche: • La nuova legge sul credito agrario — sostiene Fatlni — non procede perché si sta cer¬ cspg cando un accordo, un consenso politico più largo possibile tra le varie forze politiche. Da parte nostra speriamo vivamente che venga mantenuto il tessuto connettivo del sistema bancario che è garanzia di di¬ sponibilità e di diffusione di fondi, e che vengano evitati per l'erogazione del credito ulteriori "carrozzoni", dato che questo tipo di strutture finora non ha certo dato prova di efficienza». Un ultimo parere sul credito agrario e sul problemi della sua riforma ci viene da Adrlo Quernerl, direttore della Sezione credito agrario della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde •L'agricoltù ra, in linea generale, non assorbe tutte le disponibilità di credito di cui potrebbe disporre; questo avviene in relazione alla non elevata redditività del settore che non consente di attingere, se non in misura molto parziale, al credito a tassi di interesse di mercato. La carenza di credito lamentata dagli agricoltori deriva quindi, essenzialmente, da un lato dalla insufficienza del contributi pubblici destinati ad abbassare il costo del denaro, dall'altro dalla difficoltà della provvista atta a fi nanziare il tasso agevolato». •Quello della riforma del credito agrario — conclude 11 dr. Ouernerl — è un problema sul tappeto da decenni al qua le in questo momento tentano di rispondere alcuni progetti di legge. Il nodo da sciogliere, più che di carattere politico, è essenzialmente tecnico, nel senso di adeguare la leglslaeione_alla dinamica di una agricoltura moderna. A nostro giudizio nessuno dei progetti sul tappeto risponde piena mente a questa esigenza, il più aderente sembra comunque, quello predisposto dalle assfc dazioni degli istituti di credito su rielaborazio.ie dei progetti del Cnel e del ministero dell'Agricoltura». Vanni Cornerò

Persone citate: Jozzo, Marcora, Vanni Cornerò, Vincenzo Fatini

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino