Gettate cifre due teste di ponte

Gettate cifre due teste di ponte Gettate cifre due teste di ponte DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — La testa di ponte britannica a Port San Carlos accoglie ora ben cinquemila uomini, occupa già un'area di oltre ventisei chilometri quadrati, è protetta da missili, artiglieria, carri armati leggeri, è il primo trampolino verso la riconquista dell'arcipelago. Il momento più snervante, più drammatico di ogni invasione, lo sbarco, è superato, gli inglesi sono tornati alle Falkland e non si vede come la guarnigione argentina possa vincere la grande battaglia per il controllo delle isole: ma non mancheranno ore di ansia e di sangue. I marines e i paracadutisti di Sua Maestà si apprestano a sostenere e a respingere attacchi da terra e dal cielo, e questi ultimi soprattutto potrebbero essere accaniti. Oli inglesi hanno già pagato un prezzo elevato per questi successi. La fregata «Ardent», trafitta da bombe e razzi durante le operazioni di sbarco, è affondata nella notte tra venerdì e sabato: l'attacco e il successivo Incendio avevano lasciato almeno venti morti e trenta feriti. Tre altre navi, colpite nella medesima fase, all'imboccatura settentrionale del Falkland Sound, il braccio di mare che separa le due Ìsole, sono state più fortunate: due hanno subito danni leggeri e la terza ha visto una bomba piomba re, ma non esplodere, nella sua sala macchine. Ventuno britannici erano periti, In mare, nella notte tra mercoledì e giovedì, nella caduta acclden tale di un elicottero. Modeste, invece, le perdite tra 1 reparti scesi a terra. Il Mlnistry of Defence parla di tre morti, due dispersi, ventisette feriti. Il fatto non sorprende, In quanto pochi erano gli argentini nell'area di San Carlos: soltanto nelle ore successive, alcuni reparti tentavano di contrastare 11 passo al britannici. L'aviazione argentina si è avventata sulle navi e sui mezzi d'assalto con l'audacia e la perizia già sfoggiate nei giorni passati; ma è tornata con vuoti tremendi. Londra afferma di avere abbattuto nove Mlrage, cinque Skyhawk, due Pucara e quattro elicotteri. Una strage. Nelle stesse ore, la Raf perdeva un Harrler e due elicotteri Il ministro della Difesa, John Nott, ha dichiarato ieri sera: «La testa di ponte costituisce una base che ci permette di guardare al futuro con fiducia. Nei prossimi giorni le nostre unità avanzeranno e premeranno sempre più sul nemico, vessandolo, imponendogli le nostre tattiche. Certo, i soldati di Sua Maestà saranno oggetto di attacchi, dovranno affrontare situazioni difficili, ma oggi sappiamo che non dovranno più rivivere le pericolose ore degli sbarchi: Poco dopo, un portavoce militare aggiungeva: «/I rapido rafforzamento della base, con missili e altre armi, ne rende impossibile l'eliminazione. Slamo su suolo inglese e vi resteremo'. Le teste di ponte sono in realtà tre, ma le altre due sono assai minori. Non si sa molto su di esse, si sa soltanto che una è a Fannlng Head, pure su East Falkland, ma un po' più a Nord di Port San Carlos, e l'altra è a Ajax Bay, qualche chilometro a Sud. L'ubicazione di questi punti Indica che 11 comando britannico vuole concentrare le sue risorse al centro e al Nord di East Falkland, senza sprecare uomini e mezzi nel Sud, di West come di East Falkland. West Falkland, dove sembrano esservi soltanto 1500 argentini, sarà riconquistata senza fretta. La battaglia decisiva si combatterà nell'area tra Darwin e Stanley, il capoluogo, dove è 11 nerbo dei 9 mila e più argentini. «Lo Union Jack sventola di nuovo sulle Falkland». Sono le parole con cui il ministro della Difesa John Nott si è presentato al giornalisti per descrivere le prime 48 ore di combattimenti. Poi ha Ìndica to le foto che mostravano le prime famiglie «liberate», con genitori commossi e bambini giubilanti, e ha detto: «Ecco perché abbiamo fatto tutto ciò. Per questa gente». Come ha reagito l'Inghilterra alle notizie? Con un respiro di sollievo. Dopo 7 settimane di suspense, la «crisi delle Falkland» è adesso nelle mani dei soldati e la nazione è convinta che tra qualche settimana tutto sarà finito. Serena e ottimista, la Gran Bretagna ha pertanto diretto Ieri la sua attenzione alla più importante partita di calcio dell'anno, la Cup Final. Il partito laborlsta ha immediatamente proclamato il suo appoggio all'azione militare. John Silkin, «ministro ombra» della Difesa, ha det¬ to: «7? Labour party, proprio perché socialista, non è disposto a consegnare le Falkland a un regime che nega ai suoi cittadini diritti umani e civili». Michael Foot, il leader del partito: 'Certo, non dobbiamo abbandonare la ricerca di una soluzione negoziata, benché il governo abbia fatto del suo meglio. Frattanto, però, i nostri pensieri vadano ai soldati». Parole slmili ha pronunciato David Owen, del partito socialdemocratico, il quale ha ricordato: 'L'Argentina ha avuto sette settimane di tempo per ubbidire all'Onu e non l'ha fatto. Un'aggressione non è un atto di decolonizzazione'. Mario Clrlello A PAGINA 4 Igor Man AMERICA LATINA: tanti Paesi che ora si scoprono nazione vittorio zucconi ASIA: il Pacifico liberato dai fantasmi del passato Frane Barbieri URSS: il Cremlino aspetta che il frutto sia maturo A PAGINA 5 Così gli inglesi raccontano io sbarco Un'immagine dello sbarco dei paracadutisti inglesi nell'isola Falkland Orientale

Persone citate: Ardent, David Owen, Final, Frane Barbieri, Igor Man, John Nott, Mario Clrlello, Michael Foot, Port, Raf