Voleva fare la sceriffo Il pretore le dà ragione di Claudio Cerasuolo

Voleva fare la sceriffo Il pretore le dà ragione Non fu assunta perché ancora priva di autorizzazione Voleva fare la sceriffo Il pretore le dà ragione Gli istituti devono accettare chi viene mandato dal Collocamento, anche se molte guardie (già con licenza prefettizia) sono disoccupate Ha scontentato entrambi i contendenti In giudizio la sentenza che 11 pretore Denaro ha emesso Ieri, a conclusione del processo di lavoro intentato da una donna, Antonietta Sestlto (difesa dall'avv. Caterina) per far dichiarare Illegittima la mancata assunzione da parte dell'Istituto di vigilanza «Audace» (difeso dagli avvocati Weigmann e Valentlnl). Assegnata dall'Uplmo (Ufficio provinciale per la massima occupazione) all'istituto di vigilanza, la Sestlto era stata da questo rifiutata perché priva dell'autorizzazione a fare la guardia giurata. Il pretore ha riconosciuto come Illegittimo 11 comportamento dell'«Audace», obbligando l'istituto a riassumere la donna. Ma la sentenza non è esecutiva, e quindi nessuno dei due contendenti è rimasto soddisfatto. Nel processi di lavoro infatti la decisione del pretore è esecutiva soltanto quando si tratti di reintegrare 11 dipendente nel suo precedente posto o quando, a causa di un comportamento illegittimo del datore di lavoro, il dipendente abbia avuto un danno. La sentenza, inoltre, non ha nemmeno risolto lo spinoso problema di come debbano essere assunta le guardie giurate dagli istituti di vigilanza. Fino a un anno e mezzo fa la questione era chiara per tutti. OH istituti di vigilanza mandavano all'Ufficio di colloca- 1 mento richieste nominative di personale qualificato, vale a dire in possesso dell'autorizzazione a fare la guardia giurata, rilasciata dalla Prefettura. Poi è arrivata una circolare ministeriale che ha complicato le cose. Lo ha spiegato ieri il funzionario dell'Ufficio di collocamento, chiamato come testimone dal pretore Denaro. «Lo circolare ministeriale ha interpretato lo Statuto dei lavoratori nel senso che i contratti di lavoro non possono contemplare casi di richieste nominative al di fuori di quelli già previsti dalla legge. Noi dell'Ufficio di collocamento ci siamo dovuti adeguare», ha detto il funzionario, lasciando intendere di essersi reso conto del problemi che sarebbero sorti con questa decisione. Il funzionario della Prefettura che doveva venire a testimoniare ieri mattina non si è presentato, e il pretore ha messo a verbale le dichiara zioni che un funzionario aveva reso in una causa prece dente. Per la Prefettura la guardia giurata è manovalanza generica. L'istituto di vigt lanza deve prima assumere degli aspiranti tramite richiesta numerica attraverso l'Ut ficio di collocamento; è riser vato poi alla Prefettura il po tere discrezionale di concede' re o meno l'autorizzazione al lavoratore per diventare guardia giurata. Oli istituti di vigilanza, non. soltanto l'«Audace», ma tutti gli altri (e non solo a Torino), non sono d'accordo. -L'autorizzazione concessa dalla Prefettura è requisito indispensabile per fare la guardia giurata — dicono —, ci sono decine e decine di lavoratori a spasso, con tanto di autorizzazione rilasciata dalla Prefettura, che potremmo assumere. Cosi invece restano anche loro Iscritti alle liste di collocamento, mentre a noi viene mandato personale non in possesso del requisito, come è accaduto nel caso di Antonietta Sestito». Se non interverranno fatti nuovi (ad esempio una circolare ministeriale un po' più chiara della precedente) occorrerà attendere l'esito del processo In appello per risolvere la questione. Claudio Cerasuolo

Persone citate: Antonietta Sestito, Antonietta Sestlto, Denaro, Weigmann

Luoghi citati: Torino