Dove volano le colombe

Dove volano le colombe IL DIALOGO USA-URSS Dove volano le colombe Nel mondo non ascoltiamo, per fortuna, soltanto rumori di guerra. La trepidazione per l'allargarsi del conflitto delle Falkland è grande, tanto che ha fatto passare quasi inosservato un fatto politico di estrema importanza, sul quale bisogna pur concentrare l'attenzione. Mi riferisco al piano del presidente Reagan per la riduzione dei missili strategici e alia risposta di Breznev. I russi hanno giudicato il piano americano sbilanciato a loro danno, e nella critica può esserci una parte di verità. Ma la proposta di Reagan aprirà comunque un negoziato capace di portare a una genuina riduzione del rischio di guerra nucleare. L'attuale rapporto di forze è di circa 7000 testate nucleari per parte. Gli americani ne hanno circa due terzi su missili sottomarini (invulnerabili ma imprecisi), e un terzo su missili terrestri. I sovietici ne hanno circa due terzi su missili terre» stri e un terzo sottomarini; i loro missili terrestri sono molto più potenti di quelli americani. In teoria l'Urss potrebbe quindi eliminare, con un «primo colpo» a sorpresa, tutti i missili terrestri americani; e potrebbe dissuadere l'America dal tentare una rappresaglia massiccia (un «secondo colpo» ad opera dei missili sottomarini americani), giacché conserverebbe abbastanza missili da poter distruggere a sua volta le città americane. Questa è la situazione attuale basata sul trattato «Salt 2», firmato da Carter e Breznev e mai ratificato dal Congresso Usa ma di fatto rispettato da ambo le parti. Per ristabilire l'equilibrio ed eliminare il pericolo di un «primo colpo» sovietico, gli americani potrebbero, senza .iolare il «Salt 2», sostituire i loro missili terrestri attuali, i «Minuteman», con altri più polenti, gli «MX», dotati di 1C anziché di 3 testate ciascuno. Ma - tal modo potrebbero arr'varc essi stessi ad acquistare, con questi supermissili, una «capacità di primo colpo» contro q'?Ui sovietici; si instaurerebbe comunque una nuova corsa agli armamenti, destabilizzante e di costi favolosi. Il piano Reagan ristabilirebbe invece l'equilibrio attraver- Arrigo Levi (Co.-..inu - a pagina 2 In prima colonna)

Persone citate: Arrigo Levi, Breznev, Reagan

Luoghi citati: America, Falkland, Urss, Usa