Una poesia di Breznev al Komsomol (ma è un antico peccato di gioventù)

Una poesia di Breznev al Komsomol (ma è un antico peccato di gioventù) Una poesia di Breznev al Komsomol (ma è un antico peccato di gioventù) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Di un Breznev poeta, oltre che osannato scrittore autobiografico, nessuno poteva sospettare. Ecco invece otto suoi versi, riesumati da chissà quale polveroso archivio, per celebrare degnamente il congresso del komsomol che si svolge in questi giorni a Mosca. Li ha letti, da un foglio di carta ingiallito dal tempo, il presidente dei giovani comunisti, Boris Pastuchov, e li ha ripubblicati la Pravda, in omaggio al passato komsomoliano del capo del Cremlino. La poesia è l'unica di cui sia stata confermata la paternità brezneviana. Fu scritta a 17 anni e fu pubblicata il 1° gennaio 1924 sul giornaletto dei giovani comunisti di Kursk, Komsomolets. Non varrà certamente all'anziano capo sovietico un secondo Premio Lenin per la letteratura, ma, come ha osservato Pastuchov, rivela «ordente tensione delle passioni rivoluzionarie, fervido romanticismo del Komsomol, sincerità e viva partecipazione per le sorti dei lontani fratelli tedeschi'. Sì, tedeschi. Il titolo della poesia è infatti -Al Komsomol tedesco'. Eccola, dopo 58 anni d'oblio: «Avanti con coraggio. Spezzate i ceppi, I gettate le catene insanguinate degli zar, i con spinta giovanile, in un'ondata di fuoco, i verso la nuova felicità. Siate più coraggiosi, i Verso la vita, verso lo splendido sole della libertà. i verso le immacolate idee dei grandi creatori, I marciate con coraggio, giovani plotoni, i ricordando gli insegnamenti dei padri'. L'ardore giovanile non si specchia forse nel Breznev d'oggi. Mentre Pastuchov leggeva i versi ai delegati del Komsomol. infatti, Konstantin Chernenko li ha mostrati al capo del Cremlino, indicandoglieli sul testo ufficiale della relazione, ma Breznev, stanco e assente, ha reagito con freddezza, quasi non 11 riconoscesse. 'Nói stessi scrivevamo poesie — si legge nelle "Reminiscenze" brezneviane di recente pubblicazione — e avevamo i nostri poeti nel Komsomol'. Ma era quasi sessantanni fa. . . f. gal.

Persone citate: Boris Pastuchov, Breznev, Konstantin Chernenko, Lenin

Luoghi citati: Mosca