A Roma cardinali argentini e inglesi parlano con il Papa delle Falkland di Marco Tosatti

A Roma cardinali argentini e inglesi parlano con il Papa delle Falkland Oggi messa concelebrata in Vaticano e forse un appello per la pace A Roma cardinali argentini e inglesi parlano con il Papa delle Falkland In una «giornata di riflessione» si deciderà anche sulla questione del viaggio a Londra CITTA' DEL VATICANO — Sulla visita del Papa in Gran Bretagna, a otto giorni dalla data prevista per la partenza, pesa ancora un grosso punto interrogativo. In quello che può essere considerato lo sforzo decisivo e finale per risolvere un problema complicatissimo, Giovanni Paolo II ha convocato per oggi a Roma due cardinali argentini, i due cardinali britannici, e il presidente del Consiglio episcopale sudamericano, Lopez Trujilio. Lo scopo ufficiale del precipitoso viaggio in Vaticano è la concelebrazionc di una messa con il Pontefice, e una giornata di «riflessione comune». E' assai probabile che il Papa e i rappresentanti degli episcopati •belligeranti» lancino un solenne appello alla pace. • La data, l'ora e il luogo della concelebratone non sono ancora stati, fissati», ha dichiarato ieri mons. Romeo Panciroli, portavoce deila Santa Sede. Secondo indiscrezioni, 11 rito avverrà in San Pietro nella tarda mattinata di oggi. La concelebrazionc, nelle intenzioni del Vaticano, avrebbe dovuto aver luogo nel massimo riserbo; se ne sarebbe data notizia solo a cose fatte. Ma mercoledì sera, a Londra, il primate d'Inghilterra, cardinale George Basii Uume, in partenza per Milano (Roma non è raggiungibile per lo sciopero dei controllori di volo) ha svelato il «segreto», dichiarandosi fra l'altro «molto più fiducioso» in una conferma della visita pastorale di Giovanni Paolo II. Hume Insisterà affinché il Papa vada in Gran Bretagna: •'So benissimo — ha detto — che sta cercando con tutte le sue forze di rimuovere gli ostacoli. Se il conflitto si aggraverà seriamente, tuttavia, ciò potrebbe mettere in perìcolo i suoi piani». «E'chiaro — ha concluso — che Sua Santità è molto ansioso di venire». Se la mediazione dell'Onu dovesse riuscire all'undicesima ora, il problema che travaglia la diplomazia vaticana ne risulterebbe enormemente semplificato. E in caso negativo? Se il grado delle ostilità aumentasse, il Papa andrebbe egualmente? «Penso che sia possibile — ha detto Hume — anclie se non mi sentirei di scommetterci». Ma non ci sono solo i prelati britannici; c'è tutta un'America Latina di cui tener conto. E per questo la riunione di oggi può essere veramente il momento cruciale. Oltre a Juan Carlos Aramburu, primate d'Argentina, e al cardinale Prlmatesta, è a Roma Lopez Trujillo, presidente del Celam (Consiglio episcopale latino americano). La sua presenza trova una giustificazione nel desioerio di Wojtyla di avere un quadro il più completo possibile della situazione, con tutte le sue possibili implicazioni, prima di prendere una decisione — conferma o rinvio — comunque disagevole. Al rito parteciperanno anche i due vescovi di Glasgow e Liverpool a Roma dall'inizio della settimana in corso, Winning e Worlock, e probabilmente anche il cardinale di curia Eduardo Pironio, argentino, prefetto del dicastero per 1 religiosi. La messa in San Pietro rappresenta, a parte i suol significati religiosi, varie cose. Una (orma di pressione diplomatica, in primo luogo, e inoltre una testimonianza della concordanza di intenti e di finalità fra cattolici, indipendentemente dalle situazioni contingenti, politiche o belliche. Mercoledì sera, al termine dell'udienza, il Pontefice ha invitato 1 ventimila presenti a pregare per la pace fra Argentina e Gran Bretagna. I cardinali argentini, è prevedibile, faranno rimarcare a Giovanni Paolo II quanto sarebbe male interpretato a Buenos Aires e nell'America del Sud in generale il suo viaggio in Oran Bretagna. E le loro perplessità sono certamente condivise da larghi settori della Curia. Visto in questi termini, e in mancanza di prospettive di una soluzione negoziata, il rinvio appare quasi inevitabile. Ma il desiderio della c omunità cattolica in Inghilterra è pari forse solo al desiderio manifestato da Giovanni Paolo II di compiere questa visita storica, magari largamente modificata: c'è chi parla di un viaggio-lampo del Pontefice a Canterbury, per pregare. Insieme con 11 primate anglicano Runcie per la pace fra i due Paesi in guerra. Marco Tosatti